Imprese e Mercato

Federfarma: spesa in calo del -2,8% nel 2013 (gennaio-settembre). Tutte le novità e le prospettive per le farmacie

La farmacia può dare un contributo importante alla razionalizzazione della spesa, favorendo la deospedalizzazione (attraverso la presa in carico di pazienti cronici, Adi, il monitoraggio dei consumi per garantire l'aderenza terapeutica e ridurre gli sprechi) e distribuendo i medicinali a carico del Ssn, compresi quelli che oggi vengono distribuiti direttamente dalle Asl (con l'esclusione di quelli che, per le loro caratteristiche farmacologiche, richiedono un monitoraggio specifico da parte delle strutture sanitarie pubbliche). Per svolgere questo nuovo ruolo all'interno del sistema, la farmacia ha però bisogno di risorse adeguate e di un contesto normativo stabile e coerente.

Ne è convinta Federfarma, la federazione delle farmacie convenzionate, che ha illustrato oggi alla stampa le novità e le prospettive della farmacia italiana.

Nel settore, secondo Fedrfarma, sono circa tremila le farmacie in grave difficoltà e 600 quelle a rischio fallimento. «Sono ormai frequenti le notizie relative a fallimenti di farmacie e i grossisti segnalano la crescente difficoltà di molte farmacie a pagare le forniture». In generale, hanno osservato i dirigenti di Federfarma, «il continuo calo della spesa farmaceutica convenzionata, l'aumento delle trattenute a carico delle farmacie in favore del Ssn, la crisi che riduce la capacità di spesa del cittadino hanno determinato una pesantissima contrazione della redditività delle farmacie.

«E' stato un anno difficile per noi - spiega la presidente di Federfarma Annarosa Racca -. I continui tagli alla spesa, l'aumento delle trattenute, la perdita di potere d'acquisto delle famiglie stanno mettendo in crisi la rete delle farmacie. I dati dei grossisti mostrano difficoltà crescenti da parte degli esercizi farmaceutici a rispettare le scadenze. Del resto la spesa territoriale per i farmaci e' in continuo calo, mentre crescono le ricette». A Napoli, dove tra il 2011 e 2012 i farmacisti per 14 mesi non hanno ricevuto i rimborsi per i medicinali erogati, «la situazione oggi si è normalizzata - dice Michele Di Iorio, presidente Federfarma Napoli - ma stiamo subendo le conseguenze. Dieci farmacie fallite sono l'eredità e stiamo ancora pagando gli interessi passivi, mentre le banche non ci finanziano più».

Per sostenere le farmacie in difficoltà, la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ha illustrato il progetto «Farmacia sicura» che punta a predisporre piani di rientro per le realtà in crisi, accompagnandole in un percorso di risanamento economico.

Spesa farmaceutica convenzionata: prosegue il calo
La spesa farmaceutica convenzionata è in costante calo dal 2007. Il calo continua nel 2013, come dimostrano i dati Federfarma relativi al periodo gennaio-settembre 2013 (VEDI L'ANALISI COMPLETA ), dai quali risulta che la spesa farmaceutica convenzionata netta Ssn è diminuita del -2,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. Continua, invece, ad aumentare il numero delle ricette, cresciuto del +3% nei primi nove mesi del 2013. Le farmacie hanno contribuito in misura rilevante al contenimento della spesa: le varie trattenute loro imposte hanno determinato, nei primi nove mesi del 2013, un risparmio di 600 milioni di euro a favore del Ssn. Pesante anche il prezzo pagato dai cittadini: oltre 1 miliardo l'importo della compartecipazione alla spesa, di cui oltre il 60% (dato AIFA) dovuto al pagamento della differenza di prezzo rispetto all'equivalente meno costoso.
Permangono notevoli differenze nella spesa pro-capite a livello regionale: si va 69,83 euro di Bolzano ai 139,80 euro della Sardegna. Le differenze tra Regioni si attenuano se si prende in considerazione la spesa farmaceutica complessiva (convenzionata, diretta, distribuzione per conto e ospedaliera).

La situazione economica delle farmacie
Il continuo calo della spesa farmaceutica convenzionata, l'aumento delle trattenute a carico delle farmacie in favore del Ssn, la crisi che riduce la capacità di spesa dei cittadino hanno determinato una pesantissima contrazione della redditività delle farmacie.
Sono ormai frequenti le notizie relativi a fallimenti di farmacie e i grossisti segnalano la crescente difficoltà di molte farmacie a pagare le forniture. Sono circa 3.000 le farmacie in grave difficoltà finanziaria, 600 quelle a rischio fallimento.
Per sostenere le farmacie in grave difficoltà, Federfarma ha favorito l'avvio del progetto Farmacia sicura che, con il supporto di Credifarma (la società finanziaria delle farmacie, Promofarma (società di servizi di Federfarma) e Farmafidi, punta a predisporre dei «piani di rientro» per le farmacie in crisi, accompagnandole in un percorso di risanamento economico.

Rinnovo della convenzione farmaceutico: definite le procedure di contrattazione
Domani, giovedì 5 dicembre, la Conferenza Stato-Regioni ha all'ordine del giorno il documento, firmato dal ministro della salute Lorenzin, che stabilisce le procedure di contrattazione della nuova convenzione farmaceutica nazionale. La Sisac, cioè l'organismo tecnico delle Regioni che tratta le convenzioni tra Ssn e operatori sanitari (medici di medicina generale, farmacie, ecc.), dovrà contrattare il rinnovo della convenzione con le organizzazioni sindacali più rappresentative (Federfarma, per le farmacie private, Assofarm, per le farmacie pubbliche), sulla base delle linee guida indicate dal Comitato di settore delle Regioni. L'approvazione del documento all'ordine del giorno è quindi il presupposto per l'imminente avvio delle trattative.
La nuova convenzione dovrà, tra l'altro, stabilire le regole per l'erogazione da parte delle farmacie dei nuovi servizi previsti dal decreto legislativo n. 153/2009 (assistenza domiciliare, monitoraggio pazienti cronici, test diagnostici a fini di prevenzione e controllo di patologie di forte impatto sociale, prenotazione di visite ed esami tramite CUP, campagne di prevenzione ed educazione sanitaria).

La Nota di aggiornamento al DEF delinea un nuovo ruolo della farmacia
Il Governo ha mostrato positivi segnali di attenzione nei confronti della farmacia. La Nota di aggiornamento al Def 2013, predisposta dal ministero dell'Economia, ha riconosciuto la farmacia dei servizi come un elemento su cui puntare per potenziare l'assistenza territoriale, presupposto necessario per favorire la deospedalizzazione e ottenere risparmi per il bilancio pubblico, senza ridurre lo standard di assistenza garantito al cittadino.
Presidi di assistenza integrativa: la sentenza del Consiglio di Stato
In tema di distribuzione dei presidi di assistenza integrativa, ricordiamo che il Consiglio di Stato - in una sentenza relativa a un ricorso contro l'affidamento alle farmacie da parte della Regione Campania del servizio di erogazione dei presidi per diabetici – ha affermato che le farmacie assicurano "un'efficiente distribuzione" e garantiscono anche "un consistente risparmio di spesa rispetto all'assistenza diretta". Lo confermano i dati campani di un anno di servizio con le farmacie, dai quali "si evince che – prosegue il Consiglio di Stato - nonostante un significativo incremento dei nuovi pazienti il sistema ha consentito risparmi gestionali consistenti, poiché con il ritiro dei presidi in farmacia si riduce significativamente il quantitativo di prodotto sulla base delle reali esigenze del paziente".

Le iniziative per favorire l'erogazione di nuovi servizi
Per agevolare il collegamento con le strutture sanitarie pubbliche e favorire l'erogazione da parte delle farmacie di prodotti e servizi ai cittadini, Federfarma sta predisponendo un'apposita piattaforma informatica. Tale piattaforma assicurerà la gestione monitorata tramite procedure web dell'assistenza integrativa (pannoloni, presidi per diabetici, ecc,) e dei farmaci forniti in farmacia per conto delle Asl e sarà di supporto alla sanità digitale (ricetta elettronica, dossier farmaceutico, ecc.). L'erogazione da parte della farmacia di presidi di assistenza integrativa, monitorata via web, consente l'eliminazione degli sprechi e il controllo in tempo reale delle forniture da parte delle Asl.
Uno dei servizi di particolare utilità è la consegna dei medicinali a domicilio che già oggi viene effettuata dalle farmacie con modalità diverse in varie zone del Paese.

La nuova remunerazione
Per mantenere l'efficienza del servizio farmaceutico e consentire alla rete delle farmacie di ampliare le prestazioni erogate ai cittadini, è indispensabile attuare rapidamente la riforma della remunerazione, introducendo un sistema non più basato su un valore percentuale sul prezzo del farmaco, ma su una quota fissa per ciascuna confezione (onorario professionale) in aggiunta a una ridotta quota percentuale (per remunerare i costi di gestione).
È in corso un confronto con il ministero della Salute e dell'economia per la tempestiva introduzione di questa riforma, che il Parlamento aveva giudicato indispensabile già tre anni fa (legge n. 122/2010).

Rapine: un fenomeno che stiamo contrastando con la collaborazione delle Forze dell'ordine
Un argomento di drammatica attualità è quello delle frequenti rapine in farmacia. Il recente tragico caso della titolare della farmacia di Blufi (PA), barbaramente accoltellata a morte da un rapinatore, ha fatto emergere il problema in tutta la sua gravità.
Le farmacie sono al secondo posto nella classifica degli esercizi più a rischio dopo i supermercati e prima di banche, uffici postali e tabaccherie. Le Regioni con una maggiore incidenza numero di rapine sono Lazio, Lombardia, Sicilia, Piemonte e Campania. Le province più colpite Milano, Monza/Brianza, Palermo, Roma e Torino.
Per contrastare il fenomeno è fondamentale la collaborazione con le Forze dell'ordine, alle quali va il ringraziamento delle farmacie per l'impegno assicurato in questo senso. Nel 2010 Federfarma ha siglato un protocollo d'intesa con l'allora Ministro dell'interno Maroni, per la realizzazione, su tutto il territorio, di un sistema di videoallarme antirapina, in collegamento con le Forze di Polizia. Per aggiornare il protocollo Federfarma ha chiesto un incontro al Ministro Alfano.

Domani la sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla fascia C
Domani, giovedì 5 dicembre, la Corte di Giustizia europea emanerà la sentenza relativa alla vendita di medicinali con obbligo di ricetta medica in canali diversi dalla farmacia. L'avvocato generale della Corte si è espresso con chiarezza a favore della legittimità e validità delle norme italiane che consentono la vendita di farmaci con obbligo di ricetta medica solo in farmacia. L'avvocato ha sostenuto che estendere a parafarmacie e corner la vendita dei medicinali con ricetta significherebbe togliere ulteriori risorse alle farmacie. Questo metterebbe a rischio la sopravvivenza della rete capillare delle farmacie, che assicura la dispensazione dei farmaci in modo controllato e sicuro sull'intero territorio nazionale.
Il parere dell'avvocato generale conferma la validità delle scelte di questi anni a difesa della farmacia professionale, di proprietà del farmacista, pianificata sul territorio e orientata alla tutela della salute.

Farmaci on line: imminente il recepimento della direttiva Ue
Il Consiglio dei ministri ieri ha approvato e trasmesso al Parlamento, per il parere delle commissioni parlamentari competenti, lo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 62/2011 (VEDI TESTO SU QUESTO SITO ) , volta a impedire l'ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale. Una parte importante della direttiva è dedicata alla vendita di farmaci on line.
Lo schema di decreto legislativo prevede:
•la vendita on line solo per i medicinali senza obbligo di ricetta medica;
•il rilascio dell'autorizzazione solo a siti che fanno capo a farmacie o esercizi commerciali realmente operanti sul territorio;
•un logo nazionale identificativo dei siti che vendono farmaci on line;
•la pubblicazione sul sito del ministero della Salute dell'elenco dei siti autorizzati alla vendita on line;
•la sorveglianza da parte dell'Aifa e dei Nas su questi siti;
•il blocco da parte del Ministero della salute dei siti illegali.