Imprese e mercato

Assobiomedica: ritardi di pagamento e (soprattutto) scoperto in calo

Biomedicali: a novembre secondo gli ultimi dati di Assobiomedica, l'associazione delle imprese del settore, si riducono i ritardi di pagamento: 7 giorni in meno a livello nazionale rispetto a ottobre, -59 rispetto a gennaio 2013. Ma anche lo scoperto del settore che scende sotto i 4 miliardi (3,995 miliardi) e si riduce rispetto al mese di giugno, subito prima cioè del decreto sui debiti Pa, di 831,8 milioni, portando il totale della riduzione da inizio 2013 a 1,07 miliardi circa.

Scoperto in calo
Sempre a novembre 2013, infatti, il punto fatto dal ministero dell'Economia sulla copertura dei debiti Pa da parte delle Regioni che hanno richiesto le risorse era di 4,175 miliardi di debiti "pagati" e Assobiomedica stima che sul totale la percentuale che spetta alle sue imprese sia circa del 12,5%: circa 522 milioni.

Quindi alcune Regioni hanno fatto "di più": i maggiori "pagatori" (le Regioni cioè in cui lo scoperto si è ridotto in maniera più consistente) sono l'Emilia Romagna (a novembre rispetto a giugno lo scoperto è calato di oltre 140 milioni), seguita dalla Campania (nello stesso periodo -124,3 milioni), dal Piemonte (-115,5 milioni) e dalla Puglia (-96,9 milioni).

Anche se Assobiomedica conferma la sua "diagnosi" di fine dello scorso anno secondo la quale sono cinque le Regioni (Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Campania) che hanno utilizzato tutte le risorse dei debiti a. Anzi, hanno pagato rispetto al riparto, anche circa 79 milioni in più. La più "virtuosa" in questo senso è la Campania che grazie a un protocollo sottoscritto a luglio con Assiobiomedica in cui si prevede il pagamento immediato del 50% dei crediti e quello del restante 50% dopo la certificazione, ha abbattuto il debito con 38,5 milioni in più pagati rispetto ai 65,2 erogati con il decreto debiti Pa. Molto bene anche l'Emilia Romagna che ha erogato alle imprese quasi 23 milioni in più rispetto ai circa 55 assegnati con il decreto sui debiti Pa, seguita dalla Toscana con oltre 8 milioni.

Ritardi: riduzione al ralenti. I migliori e i peggiori "pagatori"
I giorni di ritardo tuttavia non seguono lo stesso trend di discesa dello scoperto e così rispetto alla riduzione a livello nazionale restano a quota 901 giorni di attesa la Calabria, che pure ne taglia 59 rispetto a ottobre), a 835 il Molise (-30), 484 la Campania (-23), 281 il Lazio (-15) e tra i maggiori ritardatari ancora 259 giorni di attesa il Piemonte (-3 sempre rispetto a ottobre).

Sul versante opposto si confermano tra le Regioni più "rapide" (al di sotto deri 100 giorni di attesa) la Valle d'Aosta con soli 65 giorni di attesa, in calo di 10 giorni rispetto a ottobre, il Trentino con 81 giorni (-3), Il Friuli Venezia Giulia con 89 giorni (-1) e le Marche con 91 giorni, in aumento però a novembre rispetto a ottobre di 8 giorni. A ridurre di più da inizio anno le attese sono state Campania (-198), Emilia Romagna (-107) e Molise (-86).

La classifica per enti
Infine il dato sui tempi di attesa dei singoli entri del Ssn, oer i quali Assobiomedica analizza il mese di ottobre. Le aziende con i maggiori ritardi (tutte in aumento tra settembre e ottobre di 30 giorni, tranne la peggiore che aggiunge "solo" 15 giorni di ritardo) sono nell'ordine l'Ao Mater Domini di Catanzaro (1.392 giorni di attesa), l'Asp di Cosenza (1.226), l'Asl Napoli 1 Centro (1.119) e l'Asp di Reggio Calabria (977). A seguire ancora undici aziende sanitarie di Calabria e Campania prime di cambiare Regione e trovare al sedicesimo posto con 472 giorni di attesa (in diminuzione di -21) rispetto al mese precedente, il Policlinico Gemelli di Roma, seguito al diciottesimo posto (al diciassettesimo ancora un'azienda campana) dall'Ao Sant'aAndera di Roma (anche questa una struttura universitaria) a 448 giorni (+9 rispetto a settembre).

Sul versante opposto ci sono quarantasei aziende sanitarie al di sotto dei 100 giorni di attesa. le migliori sono quelle friulane e lombarde che occupano rispettivamente i primi tre e e i secondi tre posti con tempi di attesa tra i 36 (l'Asl 4 Medio Friuli) e i 68 giorni (l'Asl della Provincia di Bergamo, affiancata al sesto posto tra le migliori dall'Ao di Perugia). E le aziende con meno di 100 giorni di attesa sono tutte del Centro (Marche e Umbria) e del Nord ce ne sono solo cinque del Sud di cui tre sarde, una siciliana e una abruzzese.