Imprese e mercato

Osservatorio Farmindustria-Sif per ricerca pubblico-privato

Farmindustria e la Società italiana di Farmacologia (Sif) sono pronte a battezzare un Osservatorio sui brevetti e sulle idee innovative eventualmente brevettabili dei ricercatori universitari italiani. Lo ha annunciato ogi Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria, nel corso del convegno organizzato dall'associazione industriale con Sif e Cnr sul nuovo programma quadro Ue per la ricerca, Horizon 2020.

L'incontro è sato l'occasione per far conoscere a ricercatori pubblici e privati le opportunità di finanziamento contenute nei bandi europei e in particolare quello relativo alla salute (Sfida sociale 1 Health, wellbeing and demographic changes): in quest'ambito, infatti, la collaborazione tra Accademia, imprese e Istituzioni pubbliche è determinante, soprattutto nel settore farmaceutico, per far sì che le conoscenze frutto della ricerca di base siano efficacemente trasferite in nuove applicazioni terapeutiche.

Il programma Horizon 2020 rappresenta un'opportunità di sviluppo per l'Italia, per le imprese e per il mondo della ricerca: il programma attivo dal 1° gennaio 2014 proseguirà fino al 31 dicembre 2020, con un finanziamento di 78,6 miliardi di euro distribuiti su tre pilastri fondamentali: eccellenza scientifica, leadership industriale e sfide sociali. L'obiettivo dell'Unione europea è quello di fornire ai ricercatori di tutti i Paesi gli strumenti per realizzare proprie idee e progetti a vantaggio dei cittadini.

«Per puntare sull'innovazione e sullo sviluppo il nostro Paese deve avere la possibilità di investire ancora di più nella ricerca e il programma Horizon è una sfida importante per tutta l'Europa» – ha detto Francesco Rossi, Presidente Sif. – «La Società Italiana di Farmacologia è molto trasversale nell'ambito della ricerca sulla salute per cui penso che i ricercatori dell'accademia e dei centri di ricerca potrebbero trarre occasione dal programma Horizon per dare il loro contributo su temi importanti previsti come l'invecchiamento, le nanotecnologie, la medicina rigenerativa, le patologie del sistema nervoso, lo studio di nuovi vaccini e di nuovi farmaci biotecnologici con partner europei e con il mondo delle imprese applicando questo programma». «Per questo - ha concluso - ci aspettiamo che, da questa prima riunione, ne possano scaturire altre operative per programmare reali possibilità di partecipazione del mondo del farmaco al programma Horizon».

«La mission delle imprese del farmaco – ha spiegato Scaccabarozzi, – è in linea con i tre pilastri di Horizon 2020 relativi all' eccellenza scientifica, alla leadership industriale e alle sfide sociali relative a salute e benessere. E proprio grazie alla qualità dei nostri ricercatori e agli ingenti investimenti dell'industria farmaceutica si può rispondere sempre meglio alla crescente domanda di nuovi farmaci. Risultati raggiungibili solo se il network pubblico-privato è competitivo – così come prevede Horizon 2020 – per favorire iniziative comuni, consolidare la partecipazione dei centri di ricerca e delle aziende e in particolare delle PMI che in Europa rappresentano il 98% del tessuto industriale».

Per il Presidente del Cnr, Luigi Nicolais, infine «Horizon 2020 traccia la via maestra per la ricerca comunitaria dei prossimi anni e pone alle comunità scientifiche europee sfide ambiziose da raccogliere e vincere nei settori a più alto potenziale di sviluppo scientifico, sociale e tecnologico». «Con questo programma - ha proseguito - si inaugura un nuovo modo di sostenere e valorizzare l'avanzamento scientifico che porterà significative ricadute organizzative e comportamentali nelle istituzioni scientifiche e nel tessuto produttivo». L'obiettivo di Horizondi ottenere risultati concreti usabili dal mondo delle imprese - ha infatti tenuto a sottolineare Nicolais - «non deve essere interpretato come un ridimensionamento della ricerca più esplorativa, che rappresenta la fonte primaria per l'avanzamento delle conoscenze, quanto piuttosto come incoraggiamento a cercare da subito, accanto a nuovi filoni di ricerca inedite opportunità di incontro fra esigenze diverse».