Imprese e mercato

L'omeopatia soffre. E le aziende attaccano le procedure di registrazione

Soffre l'omeopatia in Italia: in pochi anni ha perso il 30% del fatturato. In compenso, le tariffe di registrazione sono aumentate di 700 volte e le procedure sono farraginose e complesse. Le aziende del settore lanciano l'allarme, ricordano i 10 milioni di pazienti che assumono farmaci omeopatici e si preparano all'incontro di mercoledì prossimo al ministero della Salute con rappresentanti del dicastero e dell'Aifa.

«L'obiettivo - spiega Alessandro De Santis, direttore generale dell'azienda Oti - che avrebbe una crescita potenziale del 7% all'anno, ma che viene soffocato dai pregiudizi ideologici di Aifa e ministero». Polemiche a parte - da sempre presenti in un ambito molto controverso in ambito scientifico - per il mercato omeopatico si avvicina la data clou del 2015, i farmaci omeopatici dovranno essere sottoposti a un regime di registrazione e di valutazione assimilabile a quello dei farmaci tradizionali.

«Nel corso della riunione - riferisce De Santis - affronteremo soprattutto il nodo della regolarizzazione dei medicinali omeopatici circolanti in Italia sulla base di documentazioni tecniche scientifiche con relative tariffe di valutazione. Lo scontro potrebbe avvenire sulle documentazioni - ritenute troppo complesse dalle aziende - a fronte degli importi delle tariffe previste dalla legge ritenute insufficienti da Aifa e ministero. Aifa sarebbe disposta a semplificare i contenuti dei dossier a condizione che le aziende accettino la rimodulazione delle tariffe spettanti agli uffici di valutazione, verso importi comunque insostenibili, almeno per la maggior parte delle aziende».

Anche in Omeoimprese tuttavia, di cui fanno parte aziende italiane ma anche straniere, tra cui Guna e Boiron, le posizioni non sono concordi: «Abbiamo vinto un ricorso al Tar contro le tariffe esorbitanti di registrazione - spiega De Santis - ma le aziende straniere sono pronte a patteggiare, concedendo al ministero tariffe alte, che per loro sarebbero sostenibili e per noi sono fatali, pur di ottenere una semplificazione dell'iter regolatorio. Per questo lunedì si terrà un incontro preparatorio di Omeoimprese per trovare una posizione comune in vista della riunione con ministero e Aifa».