Imprese e mercato

Matrimonio tra colossi di Big Pharma: patto Novartis-Gsk

Matrimonio al top tra colossi di Big Pharma: la multinazionale elvetica Novartis ha raggiunto un accordo con Glaxo SmithKline per l'acquisizione della divisione oncologica dal Gruppo britannico per 16 miliardi di dollari e la cessione della propria divisione vaccini per 7,1 miliardi più le royalty. Nell'operazione anche una joint-venture su Otc e prodotti di largo consumo con un giro d'affari da 10,9 miliardi, di cui Gsk avrà il 63,5%.

Il «momento di trasformazione» di Novartis è stato illustrato oggi in una nota dal ceo di Novartis, Joe Jimenez: a completare la rivoluzione intrapresa in casa Novartis anche l'accordo definitivo con la Eli Lilly Eli Lilly and Company sulla cessione della divisione Animal Health. «Queste operazioni - ha spiegato Jimenez - concentrano l'azienda su business principali, con un forte potere innovativo e di scala globale. Migliorano inoltre la nostra forza finanziaria, e si prevede incidano subito sui nostri tassi di crescita e sui margini. Con la la joint venture con Glaxo abbiamo inoltre creato un leader mondiale in Consumer Healthcare».

Novartis Vaccines è tra i primi cinque produttori mondiali di vaccini e il secondo fornitore di vaccini influenzali, con due siti in Italia, a Siena e Rosia, dove operano oltre 2 mila addetti. Dall'accordo raggiunto con Gsk resta per ora resta escluso il segmento degli antiinfluenzali: « Come parte della strategia per massimizzare il valore, nel contesto della revisione del nostro portafoglio - spiega la nota diffusa da Novartis - abbiamo avviato un processo di vendita separato per il business anti-influenza».

La cessione del ramo salute animale di Novartis Ag alla Eli Lilly Eli rappresenta invece una operazione da 5,4 miliardi di dollari (circa
3,9 miliardi di euro) di cui la Lilly verserà in contantio 3,4 miliardi. L'operazione rafforzerà la divisione veterinaria di Eli Lilli, Elanco, trasformandola nel numero due al mondo per giro d'affari nel settore.