Imprese e mercato

Federfarma: spesa farmaceutica convenzionata in diminuzione. Cresce la spesa per la distribuzione diretta. Nasce il «Portale Federfarma»

Presentati stamani a Bologna, nell'ambito di Cosmofarma Exhibition, i dati sulla spesa farmaceutica convenzionata (quella che passa dalle farmacie sul territorio) elaborati da Federfarma e ampoamente illustrati sul prossimo numero de Il Sole24 Ore Sanità che ha anche anticipato il report Aifa sulla farmaceutica (VEDI ). Dai dati risulta che la spesa farmaceutica netta convenzionata Ssn, nel 2013, ha fatto registrare un calo (-2,5%) rispetto al 2012. Prosegue, quindi, la contrazione della spesa, in atto negli ultimi 6 anni. Continua, invece, ad aumentare il numero delle ricette ( +2,6%).

Il calo della spesa farmaceutica convenzionata netta è dovuto secondo Federfarma ai ripetuti tagli dei prezzi dei medicinali, alle varie trattenute imposte alle farmacie, al crescente impatto dei medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di brevetti e a interventi adottati a livello regionale come l'aumento della distribuzione di medicinali acquistati dalle Asl (distribuzione diretta o distribuzione per conto).

Le farmacie, scrive Federfarma nel comunicato di presentazione, «continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa - oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci Ssn - con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2013 un risparmio di circa 525 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 72 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell'1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel 2013 in oltre 200 milioni di euro».

Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2013, è stato di circa 800 milioni di euro.
Le farmacie in alcune Regioni (Campania, Calabria, Lazio, Sicilia, ma anche Piemonte) hanno subito nel periodo in esame ritardi nei pagamenti da parte delle Asl, che incidono negativamente sull'equilibrio economico delle farmacie stesse.

In aumento le quote di partecipazione a carico dei cittadini in conseguenza degli interventi regionali sui ticket e del crescente ricorso dei cittadini ai medicinali di marca più costosi, con pagamento della differenza di prezzo rispetto all'equivalente di prezzo più basso, a seguito delle polemiche sull'efficacia dei medicinali generici e sulla sostituzione da parte del farmacista del medicinale prescritto dal medico con un equivalente tra quelli di prezzo più basso.

«Dai dati - si legge ancora - emerge che se fino a ora il sistema ha retto è solo perché le farmacie sono riuscite, nonostante le difficoltà economiche e i continui tagli, a garantire il servizio farmaceutico grazie alle loro capacità imprenditoriali. I dati di IMS Health indicano un aumento dell'1,3% del fatturato complessivo, collegato alla ripresa del parafarmaco, in particolare degli integratori». Un altro elemento di interesse è costituito dalla crescita della distribuzione per conto (dpc). Secondo i dati IMS, la spesa per farmaci acquistati dalle ASL e distribuiti dalle farmacie, nel 2013, è aumentata del 13,2%. La dpc, quindi, sta costituendo sempre piu' una valida alternativa alla distribuzione diretta da parte delle Asl.

«E' un segnale del quale Governo e Regioni, nel confronto per il Patto per la Salute, devono tenere conto - aggiunge il comunicato -. La distribuzione dei farmaci da parte delle farmacie, infatti, garantisce trasparenza e controlli costanti su ciascuna confezione erogata ai cittadini, anche agevolando la verifica dell'aderenza dei pazienti alle terapie».

«Portale Federfarma: cosa trova il cittadino nelle farmacie
A Cosmofarma è presentato anche il «Portale Federfarma», strumento operativo con cui le farmacie potranno progressivamente offrire al paziente una porta di accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari disponibili sul territorio: in prima battuta sarà possibile usufruire di prestazioni diagnostiche in telemedicina (come l'holter pressorio); in tempi stretti verranno poi messe e disposizione prestazioni professionali di tipo infermieristico o fisioterapico.

Il «Portale Federfarma» è, speiga la federazione delle farmacie, la risposta a una domanda di salute della popolazione che diventa sempre piu' articolata e complessa, per l'aumento del numero degli anziani, della disabilità e dei malati cronici. Da una parte i tagli alla spesa del Ssn obbligano le famiglie a pagare di tasca propria prestazioni ma raramente esiste sufficiente informazione su quello che offre il territorio. Dall'altra, le esigenze di sostenibilità del servizio sanitario rendono necessario spostare il baricentro dell'assistenza dall'ospedale al territorio con l'obiettivo di utilizzare meglio le risorse e rispondere alle esigenze dei malati che, quando possibile, sono contenti di poter essere curati efficacemente a casa, continuando a vivere in famiglia. Le farmacie sono pronte a questa evoluzione del sistema. Con la "farmacia dei servizi", la rete delle 18mila farmacie puo' dare un grandissimo contributo all'assistenza territoriale.

In tal senso Federfarma presenta alle Istituzioni un progetto che, nell'ottica di una crescente sussidiarietà tra pubblico e privato, propone le farmacie come erogatori di servizi amministrativi e di front office (prenotazione di visite specialistiche ed esami diagnostici, con pagamento del ticket e ritiro dei referti); servizi informativi (con campagne di educazione sanitaria e di prevenzione; realizzazione di screening di massa e campagne vaccinali); servizi professionali e logistici, dalla consegna dei farmaci a domicilio alle medicazioni e iniezioni in farmacia per ridurre il ricorso al pronto soccorso. Per gestire la cronicità le farmacie vogliono essere coinvolte nell'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e prendere in carico particolari pazienti cronici, in collaborazione con i medici e gli altri operatori sanitari. Per quanto riguarda la pharmaceutical care, altro punto nodale dello sviluppo di un sistema sanitario centrato sulle esigenze del malato, la farmacia puo' monitorare l'aderenza delle terapie, vigilare cioè che il paziente assuma correttamente i farmaci nei tempi e nei dosaggi prescritti. Questa attività della farmacia, oltre a massimizzare l'efficacia delle cure, riduce gli errori e evita sprechi di risorse.