Imprese e mercato

Avastin-Lucentis: Roche non paga la multa in attesa delle decisioni del Tar

Caso Avastin-Lucentis: Roche SpA non ha pagato la multa e attende «con fiducia» l'udienza del Tar Lazio che il 28 maggio ha fissato per il 5 novembre 2014 la discussione sul ricorso dell'azienda farmaceutica «che pertanto potrà essere valutato in modo approfondito prima che siano decorsi i termini che rendono obbligatorio il pagamento della sanzione irrogata dall'Agcm».

A renderlo noto è un comunicato della stessa Roche, che sottolinea di attendere «con fiducia la prima pronuncia di un giudice indipendente sulla vicenda Avastin/Lucentis, in assenza della quale non procede al pagamento della multa». La società smentisce inoltre di aver ricevuto alcuna richiesta di risarcimento da parte del ministero della Salute, richiesta resa nota sempre il 28 maggio dallo stesso dicastero . Il 30 maggio, si legge nel comunicato, « Roche Spa ha ricevuto una comunicazione che lo stesso ministro della Salute ha qualificato come "atto dovuto", in quanto mirata essenzialmente a interrompere il decorso della prescrizione. Pertanto, in assenza di sentenze definitive, non sono stati in alcun modo quantificati i presunti danni attribuibili a un ipotetico cartello, peraltro del tutto inesistente».

La replica del dicastero non si è fatta attendere. «Il ministero della Salute - si legge in una nota diramata in serata - ha provveduto già da diversi giorni a inoltrare alla Roche Spa, alla Novartis Farma Spa e alla Pfizer Italia Srl specifici atti di diffida e messa in mora, con efficacia anche di atti interruttivi della prescrizione, con richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali arrecati al Servizio sanitario nazionale».

Roche fa poi riferimento anche alla recente sentenza della Consulta in cui si dice che nel valutare la richiesta di inserire un farmaco nella lista dei medicinali off label l'Aifa deve effettuare una ricognizione sia sulle evidenze cliniche che sui dati relativi alla spesa farmaceutica dei medicinali in questione. La sentenza 151/2014 del 19 maggio (VED I) è stata epressa in merito al giudizio di legittimità costituzionale delle norme in materia promosso dal Tar dell'Emilia Romagna. Secondo Roche la Corte Costituzionale «ha confermato che soltanto l'Aifa è competente a stabilire l'eventuale rimborsabilità delle indicazioni non autorizzate dei medicinali, sulla base di valutazioni di sicurezza, efficacia ed economicità. In ragione di ciò, viene rigettata la pretesa della Regione Emilia Romagna di determinare proprie regole di rimborsabilità dei medicinali, sulla base di criteri e parametri di "rito emiliano"».