Imprese e mercato

Truffa su vaccini antinfluenzali, perquisizioni alla Novartis

Perquisizioni sono in corso nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio (Varese), nell'ambito di un'inchiesta dei carabinieri del Nas di Firenze, coordinata dalla procura di Siena, che ipotizza una truffa nell'ambito della fornitura al ministero della Salute del vaccino contro l'influenza A(H1N1) del 2009.

L'ad della divisione vaccini della casa farmaceutica Novartis, Francesco Gulli, è indagato con l'accusa di truffa aggravata nell'inchiesta della procura di Siena sulla fornitura del vaccino pandemico anti A(H1N1) al ministero della Salute: gli investigatori ipotizzano un danno all'erario di 2,7 milioni di euro.

Una fornitura, quella del vaccino contro l'influenza A, che ha sempre fatto discutere. Secondo le ricostruzioni dell'epoca del Sole-24 Ore Sanità (v. il n. 1/2010 e v. anche su Il Sole-24 Ore l'articolo sul conflitto di interessi sull'influenza A) lo Stato si è impegnato a pagare per i vaccini 184,8 milioni di euro (Iva compresa), pari a 7,7 euro per vaccino: ma 11 milioni non sono stati più acquistati, dunque 84,7 milioni di euro non sono stati pagati a Novartis. La spesa effettivamente sostenuta per i vaccini ammonta dunque a 100,1 milioni. Ma è rimasto un mistero l'esito delle trattative riservatissime tra Governo e l'azienda che avrebbero dovuto concludersi con un accordo su un indennizzo (la Francia aveva a suo tempo pagato il 16% della somma che avrebbe dovuto) o con l'apertura di un contenzioso.

Dal Governo, Novartise (e dalla Corte dei conti) non era più arrivata alcuna notizia in merito.

In merito alle perquisizioni in corso nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio, l'azienda ha sottolineato in un comunicato che il suo operato «è - ed è sempre stato - improntato al pieno rispetto della legge e delle disposizioni vigenti. Novartis rinnova la sua disponibilità a collaborare pienamente con le autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia».