Imprese e mercato

Avastin-Lucentis: Roche paga la sanzione dell'Antitrust

"Paghiamo la sanzione per evitare gli interessi ma restiamo fiduciosi nell'appello al Tar". Così, a fronte della recente richiesta di pagamento da parte dell'Agcm di una sanzione da 90,5 mln di euro per la vicenda Avastin-Lucentis, Roche annuncia in una nota di aver deciso di pagare la sanzione irrogata nello scorso mese di marzo, "per non incorrere nel pagamento di interessi sulla sanzione. Il pagamento - precisa il colosso elvetico del farmaco - dovrà essere restituito a Roche in caso di decisione favorevole del Tar Lazio", attesa "entro la fine del 2014".

Per l'Antitrust Roche e Novartis si sarebbero accordate illecitamente per ostacolare la diffusione dell'uso del più economico Avastin nella cura di una patologia della vista, a vantaggio di un prodotto molto più costoso (Lucentis) differenziando artificiosamente i due prodotti. Di qui la sanzione per le due aziende.

Il pagamento, sottolinea Roche, "non implica il riconoscimento di alcuna responsabilità" da parte della compagnia con sede a Basilea, "che conferma la totale fiducia nella fondatezza delle proprie ragioni e nell'esito positivo del giudizio del Tar Lazio, confortata anche dall'orientamento assunto dal Consiglio superiore di sanità, che ha ribadito la differenza tra ranibizumab e bevacizumab, stabilendo rigorose condizioni per l'utilizzo di quest'ultimo in campo oftalmologico".

Intanto Novartis conferma di aver già "pagato 92 milioni di euro al fine di ottemperare alle disposizioni di legge relative alla decisione presa a marzo
dall'Autorità italiana Garante della Concorrenza e del Mercato sulle presunte pratiche anticoncorrenziali tra Novartis e Roche per quanto riguarda la commercializzazione in Italia di Lucentis (ranibizumab) di Novartis e Avastin (bevacizumab) di Roche".

Lo scorso 28 maggio, in occasione dell'udienza dinanzi al Tar del Lazio fissata per la discussione dell'istanza di sospensiva della decisione dell'Autorità Garante, Novartis ha deciso "autonomamente di rinunciare a tale sospensiva, poichè interessata a giungere in tempi brevi ad una definizione sul merito del giudizio circa l'illegittimità della decisione assunta dall'Antitrust", prosegue l'azienda in una nota.

"Il Tar del Lazio, considerando la complessità del caso, ha condiviso tale richiesta, accelerando i termini della decisione finale, fissando quindi l'udienza per il prossimo 5 novembre 2014". "Il pagamento non compromette in alcun modo l'andamento della procedura di appello, né la decisione finale che verrà adottata in materia", sottolinea Novartis, che "continua a respingere con forza le accuse relative a presunte pratiche anticoncorrenziali tra Novartis e Roche in Italia".