Imprese e mercato

Appello al ministro Lorenzin: detraibilità anche per i parafarmaci

La Federazione italiana parafarmacie, che riunisce oltre 5mila associati, ha inviato una lettera al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiedendo di far rientrare tra i medicinali detraibili come spesa farmaceutica anche alcuni e necessari parafarmaci: dagli integratori per gravidanza e allattamento, ai parafarmaci per trigliceridi e colesterolo, oltre che per glicemia, patologie oculari o per la circolazione celebrale.
Per il presidente della Federazione Davide Gullotta «dovrebbero essere detraibili anche i pannolini e i latti qualora le mamme siano impossibilitate ad allattare al seno» e spiega «Ad oggi in Italia i parafarmaci non possono essere detratti come spesa farmaceutica. Esiste tuttavia una serie di patologie, situazioni cliniche e fisiologiche che obbligano all'uso di integratori alimentari fitoterapici, multi vitaminici o alimenti veri e propri che sebbene classificati come parafarmaci dovrebbero al contrario essere considerati alla stregua di farmaci. Non solo perché spesso ne rappresentano l'alternativa ma perché ancor più spesso perché ne costituiscono un cruciale complemento». Gullotta ricorda al ministro Lorenzin «l'esistenza di pazienti con problemi di controllo della glicemia, dei trigliceridi e del colesterolo e che risultano intolleranti alla consueta terapia farmacologica; i pazienti oncologici che ricevono beneficio da un'integrazione alimentare con prodotti ad hoc; una vasta gamma patologie oculari caratteristiche dell'età avanzata che necessitano di un'integrazione alimentare efficace per curare o rallentarne la patologia».