Imprese e mercato

Ddl concorrenza, Parafarmacie: «Il Governo non si pieghi alle lobby»

«Il disegno di legge annuale sulla concorrenza, previsto a partire dal 2009, è stato fino ad oggi disatteso da tutti i governi: ci auguriamo che questo esecutivo inverta la rotta e non si pieghi alle proteste delle lobby». Ad affermarlo è Davide Gullotta, presidente della Federazione nazionale Parafarmacie italiane. «Rivolgo un appello al Premier Renzi e al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi - continua - a cui è affidato il lavoro di coordinamento delle nuove liberalizzazioni: se questo governo vuole lasciare il segno e passare alla storia come l'esecutivo che una volte per tutte ha contrastato le lobbies e le relative rendite di posizione allora non si annacqui la bozza del ddl in circolazione e si passi dalle
belle parole ai fatti».

«Aspetteremo al varco: se nulla cambia - aggiunge Gullotta - prenderemo atto che a questo esecutivo manca il coraggio necessario a scalfire un monopolio (le farmacie si ereditano da padre in figlio) perché con questo sistema condivide privilegi e reciproci favori».

L'attuale sistema della distribuzione del farmaco infatti, secondo le Parafarmacie, presenta «troppe anomalie che andrebbero modificate a partire da questo ddl concorrenza: farmaci uguali ma classificati in modo diverso; prassi consolidate di farmaci di fascia C e A venduti senza ricetta; farmacie rurali non tutelate e soprattutto un sistema che prevede un numero massimo di farmacie sul territorio, l'ereditarietà di un titolo e la non libertà di esercizio della professione per tutti gli altri farmacisti».