Europa e Mondo

Stop cancer now! Appello in 10 punti per fermare il cancro

«Il cancro non è soltanto una delle principali cause di morte tra la popolazione mondiale ma è anche tra quelle che registrano il più alto tasso di crescita. Secondo le stime, il numero dei nuovi casi diagnosticati ogni anno raddoppierà nei prossimi 25 anni e raggiungerà i 22 milioni nel 2030». A parlare sono i cento esperti riuniti a Lugano lo scorso ottobre nel Forum mondiale di oncologia, promosso dalla European School of Oncology (Eso) in partnership con The Lancet. Tra loro Umberto Veronesi e Franco Cavalli.

Ecco il decalogo-appello lanciato oggi (qui l'originale in inglese ), in occasione della Giornata mondiale del cancro , a politici e istituzioni (guarda il video ):

1. Dichiarare guerra al fumo, di gran lunga la principale causa di cancro in tutto il pianeta. Estendere a tutti i Paesi le misure anti-tabacco rivelatesi efficaci altrove e tassare i profitti derivanti dal tabacco.
2. Fornire alle popolazioni le conoscenze necessarie perché siano in grado di capire da quali tumori devono maggiormente difendersi e come ridurre il rischio di ammalarsi; sviluppare e attuare strategie scientificamente valide, compresi i vaccini, per combattere i tumori causati dalle infezioni.
3. Elaborare, per i tumori più facilmente diagnosticabili e curabili, e gravati da pesanti ripercussioni sociali, specifici programmi di diagnosi precoce, adattati alle esigenze locali e alle risorse disponibili.
4. Garantire a tutti i malati di cancro l'accesso alle indagini diagnostiche, ai trattamenti e alle cure palliative che si sono dimostrati efficaci nelle rispettive realtà locali, assicurando altresì che tali cure siano somministrate da personale sanitario qualificato.
5. Dare a tutti i malati l'accesso a un controllo del dolore ottimale, cambiando la mentalità ed eliminando le barriere burocratiche, legali e logistiche all'uso medico della morfina.
6. Garantire che i pazienti abbiano un ruolo attivo nelle decisioni sull'assistenza sanitaria e nelle politiche che li riguardano e che abbiano voce nei relativi processi decisionali.
7. Sostituire al modello attualmente impiegato per lo sviluppo di nuove terapie, ormai superato, più efficienti forme di collaborazione pubblico-privato, in grado di accelerare lo sviluppo di terapie economicamente accessibili e realmente vantaggiose per i pazienti di tutto il mondo.

Secondo gli esperti per mettere in pratica i punti precedenti è necessario:
8. Educare i politici e l'opinione pubblica a contrastare i radicati atteggiamenti fatalistici e le concezioni errate che minano la lotta contro il cancro e che scoraggiano chi teme di avere un tumore dal chiedere tempestivamente il parere del medico.
9. Promuovere e rafforzare sistemi sanitari sostenibili e universalmente accessibili, sostenuti da meccanismi finanziari innovativi e il cui motore sia rappresentato dalla dimostrata efficacia ed economicità dei metodi e non da interessi particolari.
10. Assicurare che tutti i Paesi abbiano una chiara strategia di controllo dei tumori, in grado di evolversi nel tempo alla luce delle esigenze e dell'esperienza, basata su idee creative e sostenuta da solide evidenze, al fine di garantire l'inversione della tendenza attuale.