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Exploit dei nuovi poveri in Europa: la Croce rossa lancia l'allarme. E in Italia raddoppiano le famiglie soccorse

Gli aiuti alimentari distribuiti in Europa sono aumentati del 75% tra 2009 e 2012. In Italia, le famiglie che hanno chiesto aiuto sono raddoppiate dal 2011 a oggi per raggiungere quota 400mila.

A lanciare un nuovo allarme sulla crescente povertà dovuto alla crisi arriva oggi il Report "Think differently" della Federazione internazionale della Croce rossa, che ha coinvolto 42 sedi di Cri e Mezza luna rossa in 22 Paesi europei. L'anno scorso l'organizzazione ha fornito assistenza a 3,5 milioni di persone: un numero che configurerebbe la più grave crisi umanitaria in Europa negli ultimi sessant'anni. La crisi economica, spiega la Croce Rossa, ha creato un fenomeno nuovo, quello dei «lavoratori poveri», persone che hanno un impiego ma che non arrivano comunque alla fine del mese.

La Federazione avverte che, a causa della crisi economica, milioni di persone in tutto il continente sono in stato di povertà e nonostante alcuni segni di ripresa la maggior parte delle famiglie impiegheranno molto tempo per recuperare un livello minimo di benessere. Bekele Geleta, segretario generale della Federazione, ha ricordato il caso della Lettonia che, anche se ufficialmente è uscita dalla crisi economica, ha visto triplicarsi la necessità di aiuti alimentari rispetto ai primi anni della depressione finanziaria. Questa tendenza, ha riferito Geleta, si ripete in tutti i Paesi europei. Italia inclusa: sono 400 mila le famiglie italiane che si sono rivolte alla Croce rossa italiana per avere sostegno. In aumento anche la richiesta di sostegno per il pagamento di medicinali, libri scolastici e utenze.

Il Rapporto analizza come 42 delle 52 Società nazionali di Croce Rossa della Zona Europa (comprendente l'Ue, il Caucaso e l'Asia Centrale) nel 2012 hanno risposto alla crisi in Europa, descrivendo lo sviluppo di programmi locali delle Società di Croce Rossa per fronteggiare l'aggravarsi della crisi che, come emerge dal Rapporto, ha determinato un notevole aumento di persone che vivono in povertà e di quelle che chiedono sussidi alimentari e altri tipi di assistenza.
Secondo i dati di Eurostat sono 43 milioni gli Europei che non hanno cibo a sufficienza ogni giorno e 18 milioni le persone che ricevono aiuti dall'Unione Europea. Sempre nei 32 Paesi monitorati da Eurostat 120 milioni di cittadini europei sono a rischio povertà.

IL FOCUS SUGLI AIUTI
Le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno riscontrato un significativo numero di nuovi poveri, persone che, pur lavorando, non riescono ad arrivare alla fine del mese e che devono affrontare il dilemma di "comprare da mangiare o pagare le bollette".
Il Rapporto inoltre mette in luce un altro preoccupante aspetto, l'impatto che la crisi ha sui bambini e la loro salute. La mancanza di cibo può infatti influenzare la capacità di apprendimento, per cui in alcuni Paesi come la Bulgaria e la Spagna, la Croce Rossa sta fornendo cibo per le scuole, da destinare ai bambini che arrivano a lezione la mattina senza aver fatto colazione.
In 22 paesi della zona Europa sono 3.5 milioni le persone che ricevono aiuti alimentari dai programmi di assistenza della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Questa cifra rappresenta un incremento del 75 per cento rispetto ai 2 milioni e mezzo del 2009 in 17 Paesi.
Gli aiuti alimentari sono distribuiti dalla Croce Rossa in vari modi: pacchi di cibi, mensa dei poveri, banchi alimentari (gli acquirenti dei supermercati comprano due articoli, donandone uno alla Croce Rossa) e attraverso gli "alimentari sociali" della Croce Rossa, dove clienti indirizzati dalle istituzioni sociali possono comprare cibi e altri articoli a prezzi notevolmente ridotti.
Tra i Paesi più in difficoltà, la Spagna, dove sono 1.2 milioni le persone che hanno ricevuto aiuti alimentari dalla Croce Rossa Spagnola nel 2012, più del doppio rispetto al 2009 (514 mila).
Sono 140.000 le persone che hanno ricevuto aiuti alimentari dalla Croce Rossa Lettone, 100.000 in più del 2009, quando erano 40.000. In Romania sono 94.000 le famiglie sostenute dalla Croce Rossa. La Croce Rossa Francese ha fornito 30 milioni di pasti nel 2012.
La povertà è molto più diffusa e non circoscritta ai Paesi del Sud Europa più spesso associati alla crisi economica. I 5 Paesi con la più alta quota di popolazione a rischio di povertà sono Bulgaria, Lettonia, Romania, Lituania e Croazia.
Le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa riscontrano l'incremento di supporto psicologico per le persone che soffrono di depressione e di altri problemi di salute mentale. A causa della crisi inoltre molte persone hanno cambiato stile di vita: alcuni hanno iniziato a trascurare la salute e il cibo altri invece hanno iniziato a vivere in maniera più sana.
Oltre a ciò la Croce Rossa in Europa è impegnata nell'incremento di programmi di supporto ai disoccupati. Molte Società infatti hanno riscontrato un aumento del numero di volontari: si tratta per la maggior parte di persone che vogliono utilizzare il tempo a disposizione in maniera utile, ma ci sono anche nuovi volontari che intendono acquisire competenze utili per trovare un lavoro.



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