Europa e Mondo

E' Natale: giocattoli sicuri per tutti. Le raccomandazioni della Commissione Ue

«Giocattoli più sicuri per tutti i bambini». Quale migliore occasione del Natale, periodo dell'anno in cui si concentra il 60% degli acquisti di tutti i giocattoli, per lanciare una campagna a favore della sicurezza? E' per questo che oggi il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani, a Roma promuove la nuova edizione della campagna della Commissione europea "Giocattoli più sicuri per i nostri bambini".

Regole europee certe, infatti, ci sono da ormai tre anni, ma perché "funzionino" occorre divulgarle e insegnare alle famiglie a farne tesoro. Anche con semplici consigli di utilizzo dei giochi stessi. Dal luglio 2011 i giocattoli venduti nell'Unione europea devono rispondere ai requisiti di sicurezza e ai sistemi di controllo più rigorosi al mondo, grazie alla direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli.
Affinché un giocattolo sia davvero sicuro, non basta il rispetto di standard e regole o la marcatura europea (CE). La sicurezza dipende, infatti, anche dall'utilizzo del giocattolo in relazione all'età del bambino cui è destinato. A cosa devono prestare attenzione i genitori prima di mettere nelle mani dei propri bambini i giocattoli? Questo ed altri quesiti sono al centro della Campagna lanciata dal Vice Presidente Tajani per meglio informare su come acquistare e utilizzare i giocattoli nel modo più sicuro. Un videoclip è a disposizione su internet insieme a consigli e cartoline che vengono distribuite dalle centinaia di negozi che in tutta Europea hanno aderito alla campagna.


Tra dicembre 2011 e gennaio 2013, dai Nas dei Carabinieri sono state sequestrate oltre 400mila confezioni di giocattoli pericolosi, a cui si aggiungono 85mila pezzi nei primi otto mesi di quest'anno. Etichette irregolari, presenza di sostanze chimiche o batteri in quantità pericolosa sono le principali cause dei sequestri. L'85% dei giochi pericolosi arriva dall'Asia, mentre poco più di uno su dieci è italiano. Per mettere sotto giocattoli sicuri e "a prova di bambini", si è mosso nei giorni scorsi lo stesso ministero della Salute, che pubblica sul suo sito "dieci buoni consigli ".
I due Enti normatori nazionali, Uni e Cei, diffondono poi una breve guida per acquistare in modo responsabile anche decorazioni, addobbi natalizi luminosi e regali tecnologici. L'Uni, Ente Nazionale Italiano di unificazione, ha pubblicato le norme della serie Uni En 71, che stabiliscono requisiti e metodi di prova al fine di garantire la sicurezza dei giocattoli per i bambini fino ai 14 anni. Tali norme vengono costantemente aggiornate per adeguarsi ai nuovi requisiti di sicurezza adottati in sede europea e alle innovazioni del mondo dei giocattoli. La serie di norme Uni En 71 stabilisce che i giocattoli vengano sottoposti a prove per verificare che i materiali che li costituiscono non rilascino sostanze tossiche quali, per esempio, antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, piombo, mercurio e selenio.

I test sui giocattoli. I giocattoli non devono avere bordi taglienti, punte acuminate, parti libere che possano danneggiare i bambini. Tra i principali pericoli per i bambini vi è quello del soffocamento. Le norme Uni prevedono che eventuali piccole parti staccabili non possano essere accidentalmente ingerite dai bambini e vengono testate attraverso una sorta di "cilindro di prova" che simula le dimensioni della trachea dei bambini. Le norme Uni, inoltre, vietano l'uso di materiali fortemente infiammabili.
Per garantire il necessario livello di sicurezza per gli oggetti rivestiti di pelo, capelli, nastri o fili che vengono a contatto diretto con la persona, vengono eseguiti test di velocità di propagazione della fiamma in funzione delle caratteristiche dei diversi prodotti. Per evitare che venga fatto un uso improprio da parte dei bambini di quei giocattoli che simulano strumenti di protezione come i caschi da moto, elmi dei vigili del fuoco ed elmetti da lavoro, deve essere chiaramente riportata (anche sull'imballaggio) l'avvertenza: «Attenzione! Questo è un giocattolo. Non fornisce protezione».
Per i giocattoli che hanno almeno una funzione che dipende dall'elettricita', ivi compresi i piu' moderni toys computer (giocattoli con fattezze di computer, ad esempio pc per bambini) e computer toys (dispositivi ludici che si collegano a un pc o a un apparecchio audio-video), ci sono le norme del Cei, Comitato Elettrotecnico Italiano come la Cei En 62115 ''Sicurezza dei giocattoli elettrici'' e la Cei En 50410 ''Norme particolari per i robot decorativi''. Per il collegamento di questi giocattoli all'alimentazione elettrica tramite trasformatori c'e' la norma Cei En 61558-2-7 ''Prescrizioni particolari e prove per trasformatori per giocattoli'', che fornisce, ad esempio, indicazioni per prevenire il pericolo derivante dal loro possibile surriscaldamento.
E ancora: le eventuali molle e gli altri meccanismi in movimento non siano accessibili alle dita; le cuciture e le parti applicabili siano resistenti agli strappi; i giocattoli da portare alla bocca e quelli con piccole parti che si possono staccare devono avere dimensioni tali da non poter essere ingeriti dal bambino; i giocattoli nei quali i bambini possono entrare (tende, casette, ecc.) abbiano fori di ventilazione e porte apribili con sforzo minimo.
Inoltre, prima di acquistare un giocattolo è indispensabile controllare che riporti la marcatura Ce e il numero della norma europea di riferimento. Per concludere, un ulteriore aiuto sono le avvertenze e le istruzioni per l'uso dei giocattoli (che devono essere confezionate insieme ad esso o stampate sulla confezione) oltre alle indicazioni per il montaggio e la manutenzione e gli avvertimenti sulla fascia di eta' dei bambini utilizzatori (obbligatorie se il gioco è destinato ai bambini di eta' inferiore ai 3 anni). Le avvertenze devono essere scritte nella lingua ufficiale del Paese di utilizzo, dovrebbero rimanere leggibili per tutta la durata di vita prevedibile del giocattolo e non riportare troppi dati non pertinenti e/o non necessari che possano confondere il consumatore.