Europa e mondo

La Grecia verso la riforma sanitaria. Medici e operatori sanitari in sciopero

Approda oggi all'esame del Parlamento greco il disegno di legge che riforma l'Ente nazionale per la prestazione di servizi sanitari (Eopyy), presentato dal ministro della Sanità Adonis Georgiadis. Un progetto osteggiato dai sindacati di medici e lavoratori della sanità sin dall'annuncio, lo scorso autunno. I lavoratori degli ospedali pubblici, per migliaia dei quali il riordino prefigura la mobilità, hanno indetto uno sciopero di 24 ore e la consueta manifestazione stamattina alle 11 davanti al ministero della Sanità.

Al termine della dimostrazione, il Consiglio della Federazione nazionale Medici Ospedalieri (Oenge) si riunirà insieme con i presidenti degli Ordini dei medici di tutta la Grecia per decidere sul futuro delle agitazioni. «Il disegno di legge - si sostiene in un comunicato della Federazione -distruggerà l'assistenza sanitaria in Grecia e creerà una serie di gravi problemi ai malati». Alla manifestazione di stamani aderisce anche Syriza, il partito della sinistra radicale, perché - come si legge in un
suo comunicato - «la distruzione del sistema sanitario pubblico
riguarda tutti».

Secondo il presidente dell'Oenge, Dimitris Varnavas, «i medici e i lavoratori del settore sanitario chiedono il ritiro del disegno di legge e l'inizio di un dialogo per l'istituzione di un nuovo sistema sanitario nazionale, completo e gratuito per tutti, che sarà al servizio a tutti i cittadini del Paese indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla situazione economica e dal luogo di residenza».

Lo scorso dicembre esperti ellenici e internazionali si sono incontrati ad Atene proprio per discutere come rafforzare il servizio sanitario, duramente colpito dai sacrifici imposti dalla troika. La Conferenza è stata promossa dal ministero con l'Ufficio regionale europeo dell'Oms, secondo cui «la crisi finanziaria ha contribuito in modo significativo all'interruzione di servizi pubblici per la popolazione, cosa che ha avuto un impatto particolare proprio sui gruppi più vulnerabili: anziani, disoccupati, disabili e non assicurati. Tuttavia la situazione attuale costituisce anche un forte incentivo a intraprendere una riforma sostanziale e ambiziosa del settore sanitario».

L'Oms, tramite il direttore Oms Europa, Zsuzsanna Jakab, ha assicurato pieno sostegno alla Grecia «per sostenere azioni mirate per costruire un sistema sanitario migliore e ben strutturato». Ma i dubbi sugli obiettivi della riforma restano, considerando che nel Paese il numero di coloro che, non essendo assicurati, non hanno accesso alle strutture di salute pubbliche e alla copertura farmaceutica, è arrivato a tre milioni.