Europa e mondo

Obamacare al countdown: iscritti 7 milioni di americani, ma un bug rovina la festa

Primo obiettivo centrato (nonostante un bug informatico) per l'Affordable Care Act, la riforma del sistema sanitario Usa introdotta dal presidente Obama e diventata legge il 23 marzo 2010. Scade infatti oggi il termine massimo per l'iscrizione al sito dell'Obamacare, al quale, secondo le ultime stime, si sarebbe iscritto un numero di americani vicini ai 7 milioni, fissati come obiettivo dall'amministrazione democratica.

La scorsa settimana il governo federale ha reso noto che 6 milioni di americani si erano registrati entro il 27 marzo al sito che permette di accedere alla "health exchange", la borsa online per ottenere la migliore copertura sanitaria.

Con un milione di visitatori al giorno del sito healthcare.gov - che dopo una partenza prima disastrosa e poi a rilento lo scorso ottobre ha cominciato a funzionare a regime nei mesi scorsi - si è quindi stimato che negli ultimi quattro giorni si possano raggiungere i 7 milioni di registrazioni.

Ma, riporta il sito www.Politico.com, dalla notte scorsa il sito è nuovamente bloccato per permettere ai tecnici di riparare, hanno reso noto dal dipartimento della Sanità che lo gestisce, un virus del software. Se l'intervento dovesse prolungarsi nel corso della giornata, si rischiano di perdere ore preziose per la registrazione degli ultimi ritardatari.

La legge prevede infatti che le registrazioni si blocchino alle 23.50 dell'ora di Washington in tutti i 36 stati che partecipano all'exchange. L'amministrazione comunque nei giorni scorsi ha detto che accetterà le iscrizioni di chiunque abbia iniziato la procedura prima di quell'ora, quindi i dati definitivi delle registrazioni si potranno avere solo nei prossimi giorni.


Nonostante il sito www.healthcare.gove sia andato di nuovo in tilt, il bilancio dovrebbe quindi essere positivo. E in tanti sottolineano che malgrado i problemi tecnologici, oltre 9 milioni hanno ottunuto copertura medica grazie a questa legge. Ora, come ricorda Politico.com, al partito democratico e alla Casa Bianca resta l'opera più difficile: tradurre questa legge in consenso, cioè come far in modo che i milioni di americani che hanno chiesto a gran voce questa riforma, riprendano il vecchio entusiasmo e premino chi ha fatto approvare quella stessa legge. Una sfida decisiva in vista del voto di medio-termine del prossimo dicembre.