Europa e mondo

Oms: Europa (Italia compresa) in ritardo sulla lotta a morbillo e rosolia

Il 2015 è la data ultima fissata dall'Organizzazione mondiale della Sanità per eliminare morbillo e rosolia nella regione europea ma la situazione desta ancora preoccupazione: negli ultimi 4 anni sono stati registrati oltre 100mila casi di morbillo e circa 90 mila di rosolia.
A denunciarlo sono i vertici della Commissione Oms riunita insieme al gruppo Etage (European technical advisory group of experts on immunization) nei giorni scorsi a Copenhagen per fare il punto sullo stato attuale dei programmi di prevenzione di morbillo e rosolia in Europa.
«Grandi progressi nella ricerca scientifica sono stati ottenuti negli ultimi vent'anni eppure eliminare il morbillo non è certamente cosa semplice – osserva Susanna Esposito, presidente della Commissione Oms per l'eliminazione di morbillo e rosolia congenita e di Waidid - è una malattia estremamente contagiosa e per interromperne la trasmissione sono necessarie coperture vaccinali molto elevate con due dosi di vaccino. Come emerso dallo scorso meeting di Copenhagen, il morbillo e la rosolia sono malattie ancora pericolose e nel nostro Paese vengono registrati ogni anno numerosi casi di malattia a causa delle coperture vaccinali inadeguate. Per raggiungere davvero gli obiettivi indicati dall'Oms è fondamentale il coinvolgimento della classe politica italiana e purtroppo ad oggi i dati definitivi del report italiano, nonostante ripetuti solleciti, non sono neanche stati inviati e quelli disponibili risultano incompleti».
Secondo i dati dell'Iss, in Italia nel mese di ottobre 2014, sono stati segnalati 47 casi di morbillo, portando a 1620 i casi segnalati dall'inizio dell'anno con un'incidenza maggiore in Liguria con 12,4 casi per 100mila abitanti, seguita dal Piemonte, dalla Sardegna e dall'Emilia-Romagna. Tra questi, più della metà (58,3%) aveva un'età compresa tra 15 e 39 anni: l'85,1% era non vaccinato e il 6,7% aveva effettuato una sola dose di vaccino. Un caso su quattro (25,7%), infine, ha riportato almeno una complicanza, tra cui 82 casi di polmonite. Per quanto riguarda la rosolia, nel mese di ottobre 2014 sono stati segnalati 2 casi, portando a 19 il totale delle segnalazioni dall'inizio dell'anno. I dati italiani, tuttavia, risultano ancora incompleti: per questo l'Oms ha chiesto un incontro urgente con il ministro della Salute. Intanto gli esperti Waidid, l'Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici avvertono: vaccinate i bambini, solo così queste malattie potranno essere eliminate. «Nel nostro Paese - conclude Esposito – le coperture vaccinali sulla 1 dose si attestano intorno al 90% a fronte dell'obiettivo minimo del 95%, mentre quelle sulla seconda dose (introdotta nel 2005) non sono disponibili per tutto il Paese e nelle Regioni dove i dati sono stati raccolti risultano ben inferiori agli standard richiesti (meno dell'85% rispetto all'obiettivo del 95% anche per la seconda dose). In Italia, quindi, gli obiettivi di copertura vaccinale necessari per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita non sono stati ancora raggiunti».