Europa e mondo

L'impegno dell'Oms per la salute delle donne

Per l'8 marzo l'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità , lancia le nuove sfide per garantire la salute delle donne in tutto il mondo. Tra gli obiettivi la lotta ai tumori femminili, ma anche le minacce per la salute sessuale e riproduttiva, per arrivare a sottolineare anche le diseguaglianze di genere e la violenza sulle donne.
Al primo posto tra le minacce è la lotta a due tra i tumori più comuni che colpiscono il genere femminile: quello al seno e al collo dell'utero. Tumori che uccidono oltre un milione di donne ogni anno, soprattutto nei paesi dove non si fa screening o alcuna prevenzione. La salute sessuale e riproduttiva rappresenta un terzo dei problemi sanitari per le donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni. Gli stessi rapporti sessuali non protetti sono fonte esponenziale di rischio, in particolare tra le donne e le ragazze nei paesi in via di sviluppo. Si stima che circa 222 milioni di donne non abbiano accesso ai servizi per la contraccezione.
Poi c'è la lotta all'Aids, contro la trasmissione sessuale del virus dell'HIV., e senza i trattamenti necessari le donne sono esposte anche alla tubercolosi, una delle principali cause di morte per le donne tra i 20 e i 59 anni. Sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili, oltre all'HIV e al papilloma virus (HPV), l'OMS segnala anche la prevenzione e la cura di malattie come gonorrea, clamidia e sifilide. E pur migliorando l'assistenza durante la gravidanza e il parto, nel 2013 quasi 300mila donne sono morte a seguito delle complicanze durante la gestazione e il parto, tenendo conto che circa 13 milioni di ragazze sotto i 20 anni partoriscono ogni anno. Le complicazioni di queste gravidanze e il parto sono una delle principali cause di morte per le giovani madri, compresi gli aborti non sicuri. L'OMS ha sottolineato anche il problema della violenza sulle donne: una donna su tre sotto i 50 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale con gravi ripercussioni sulla salute fisica e mentale, nel breve e nel lungo termine. Le donne che subiscono violenza domestica hanno il doppio delle probabilità di cadere nella depressione o nell'alcolismo.
La violenza contro le donne pesa anche sui bambini per la maggiore tmortalità infantile. Altro problema evidenziato è quello relativo ai disturbi di ansia, depressione e malattie psicosomatiche. Quindi di salute mentale delle donne, con i relativi servizi assistenziali da creare, è per l'Organizzazione Mondiale della Sanità una delle sfide del 2015.
Tra le altre cause di morte per le donne nel mondo c'è l'abuso di tabacco, alcol, sostanze stupefacenti e l'obesità, che interessa soprattutto le donne in Europa e in America. Quindi dopo il cancro, la salute riproduttiva, la salute materna, l'HIV, le infezioni sessualmente trasmesse, la violenza contro le donne, la salute mentale, le malattie non trasmissibili, l'adolescenza, c'è l'invecchiamento: le donne anziane possono avere un minor numero di pensioni e sussidi, e quindi meno possibilità di accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali. Le donne anziane hanno anche un rischio maggiore di abusi e, in generale, cattive condizioni di salute.
L'uso dei servizi, in particolare quelli per la salute sessuale e riproduttiva, è aumentata in alcuni paesi. Sono due i fattori che influenzano la salute delle donne: i tassi di iscrizione scolastica per le ragazze e una maggiore partecipazione politica delle donne. Anche per promuovere questo, l'OMS e le Nazioni Unite si riuniscono presso la Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne da 9 al 20 marzo 2015 a New York, proprio per sviluppare una nuova strategia internazionale per le donne.