In Parlamento

Spending review: le 11 condizioni della Igiene e Sanità del Senato per il parere "favorevole"

Il parere sulla spending review è favorevole, ma le condizioni per il sì sono molte. A partire dall'assoluta necessità di anticipare «nel più breve tempo possibile, e comunque entro l'anno» la definizione del nuovo Patto per la salute 2013-2015 «affinché le misure, contenute nel decreto-legge in esame, incidenti sul comparto sanitario siano riconsiderate e declinate in modo tale da rispettare pienamente i principi di equità, universalità, sostenibilità e qualità che contraddistinguono il Servizio sanitario nazionale, attraverso la standardizzazione organizzativa e della spesa».

La commissione Igiene e Sanità del Senato non ha nascosto quelle che definisce «forti perplessità sul complesso delle misure previste per il settore sanitario» che giudica ispirate a una logica economica e basate su tagli di risorse lineari che «rischiano di mettere a repentaglio la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e l'erogazione degli stessi livelli essenziali di assistenza».

La programmazione delle spese è fatta secondo il parere solo seguendo la logica dei tagli ("riduzione delle risorse") senza alcuna conertazione preventiva con le regioni ed enti locali «mettendo così in discussione un sistema pattizio che finora ha permesso di tenere sotto controllo l'andamento della spesa sanitaria».

Un «sì» condizionato quindi. Anche perché la commissione scrive a chiare lettere che se non fossero soddisfatte le condizioni poste «muterebbe ovviamente in senso negativo la valutazione complessiva sul provvedimento».


LEGGI IL PARERE DELLA XII COMMISSIONE IGIENE E SANITA' DEL SENATO