In Parlamento

Decretone: in arrivo oltre 600 emendamenti

Sono 702 gli emendamenti al decreto 158/2012 presentati in commissione Affari sociali alla Camera. Oggi alle 16 scadevano i termini per consegnare le proposte di modifica al testo governativo che dovrà approdare in aula il prossimo 15 ottobre.

Domani si comincia con la discussione generale in commissione, da mercoledì il voto sugli emendamenti.

In particolare il Pdl ne ha presentati 284, il Pd 126, Popolo e territorio 5, Fli 23, il Gruppo misto 24, l'Udc 84, la Lega 65, l'Idv 91 (il numero più alto in proporzione ai deputati del partito presenti in commissione).

La medicina territoriale, la distanza delle slot machines dalle scuole, il governo clinico, la medicina omeopatica e veterinaria sono i temi che contano più emendamenti.

«Il testo del decreto é decisamente corposo, tocca molti argomenti, al punto che é fin troppo denso», ha sottolineato il presidente della commissione Giuseppe Palumbo, Pdl, subito dopo la chiusura dei termini, spiegando che 700 proposte di modifica «hanno tutte contenuti validi ma sono tantissime: non escludo che in aula si debba ricorrere alla fiducia. Vedremo comunque quali sono quelli ammissibili». Palumbo spiega ancora: «ne aspettavamo 300 al massimo, ma il decreto ormai é diventato un omnibus sulla salute. Comunque ce la metteremo tutta per avere un risultato utile per i cittadini».

Un tema in particolare su cui si é concentrata l'attenzione dei gruppi è quello relativo alla medicina territoriale: «l'argomento avrebbe meritato un decreto a sé, visto che é entrato in questo testo in maniera forte e importante, se consideriamo l'impatto sulla vita dei cittadini. Presuppone - spiega Palumbo - un grande cambiamento e bisognerebbe capire se con la sua attuazione si rischia di spostare l'ingorgo dai pronto soccorso degli ospedali ai piccoli centri locali. Direi che manca un filtro iniziale che permetta al paziente di essere seguito: al telefono non é mai guarito nessuno».

Per quanto riguarda i tempi di approvazione del decreto, il presidente della commissione conferma che «entro questa settimana, al massimo per l'inizio della prossima, «chiuderemo la fase emendativa e poi gireremo il tutto alle varie commissioni per ricevere i pareri». Poi l'aula entro metà ottobre.

«Nei nostri emendamenti chiediamo soprattutto modifiche rispetto alle norme sulla medicina territoriale - spiega Margherita Miotto, Pd - perché il decreto non fa altro che rinviare gli interventi. Fin troppo controversa anche la materia del rischio clinico e delle assicurazioni dei medici».

Per quanto riguarda il governo clinico, con nomine di primari e direttori generali annesse, «c'era già un testo - ricorda Miotto - e sarebbe bastato quello, il parlamento ci aveva lavorato a lungo». Per il Pd é prioritario anche «ripristinare la distanza di 500 metri fra slot machines e scuole», scomparsa durante la lavorazione del testo. I democratici chiedono anche il divieto di somministrazione di alcol ai minorenni e intervengono sulle medicine ompeopatiche «perché il testo attuale mette in discussione la prosecuzione dell'industria».