In Parlamento

Legge di stabilità, la proposta dei relatori sui 900 milioni da destinare al sociale

Trecento milioni al Fondo per le politiche sociali, 200 al Fondo per la non autosufficienza - incluse le risorse per i malati di Sla - 35 milioni di contributo straordinario per il solo 2013 per l'Aquila e 365 milioni per "interventi diversi". E' questa la proposta di ripartizione del pacchetto Welfare da 900 milioni, avanzata dai relatori della legge di stabilità Renato Brunetta (Pdl) e Pierpalo Baretta (Pd) in un emendamento in Commissione Bilancio della Camera.

Critiche le associazioni. Boccia l'emendamento Lidia Goldoni, coordinatrice scientifica del Forum per la non autosufficienza. «Una cifra che non sposta niente», è il suo commento. «Con 200 milioni di euro non si riescono a fare progetti di sperimentazione, ma nemmeno a mettere qualche rattoppo ai casi più gravi. Se si affronta la non autosufficienza come a sé stante senza considerare il tema dell'integrazione socio-sanitaria non si risolve niente - dice Goldoni - non servono misure di tamponamento, ma un piano strategico che metta in gioco tutti. Ecco cosa manca, e invece andiamo avanti con misure, servizi e idee di 20 anni fa, usando strumenti amministrativi invece di progetti per affrontare un problema enorme».

Già la scorsa settimana la sottosegretaria al Welfare Maria Cecilia Guerra si era detta perplessa sul metodo alla base della possibile ripartizione delle risorse e aveva messo le mani avanti contro un fondo «con troppe finalità. Sono amareggiata - aveva spiegato Guerra a margine di un incontro dell'Auser a Roma - perchè penso sia sbagliato ripartire questo fondo come fosse residuale. C'è una scarsa elaborazione culturale sul welfare e non riesco a disincrostare questa impostazione».

«Per quanto riguarda gli "interventi diversi", i relatori hanno indicato 12 voci: università, borse di studio, collegi universitari, policlinici universitari gestiti da università non statali, servizio civile, accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, missioni di pace, sostegno all'affitto, sviluppo della pratica sportiva, comitato italiano paraolimpico, attività lavorativa dei detenuti, giustizia digitale. Oltre a questi 900 milioni, l'emendamento prevede ulteriori 40 milioni per «interventi in conto capitale da realizzare nei territori colpiti da calamità naturali».