In Parlamento

Anche dal Senato fiducia al Governo Letta: 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astenuti. Entro martedì i nomi dei sottosegretari

Dopo il via libera di Montecitorio è arrivata anche la fiducia del Senato al nuovo Governo con 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astenuti. Ieri sera, dopo il discorso programmatico del premier Enrico Letta , la Camera ha accordato il suo "sì" al nuovo Governo con 453 favorevoli alla fiducia, 153 contrari e 17 astenuti.

A Palazzo Madama le dichiarazioni di voto sono cominciate alle 11.30 e dopo le 13 è cominciata la prima chiama. I 26 senatori iscritti a parlare hanno detto la loro con il presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso, inflessibile sui tempi: dai due ai cinque minuti a testa. Oltre il microfono è stato spento, con un'eccezione per il senatore a vita Emilio Colombo.

Intanto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ha sottolineato che «i sottosegretari vanno nominati per forza prima dell'elezione dei presidenti di commissione, elezione fissata per martedì».

Il premier Letta, nella sua replica ai senatori, non ha approfondito nel merito i punti esposti ieri (per la sanità Letta ha detto che è necessario ricordare che «l'Italia migliore è un'Italia solidale. E' per questo che il governo non può che valorizzare la rete di protezione dei cittadini e dei loro diritti, con misure tese al miglioramento dei servizi, da quelli sanitari a quelli del trasporto pubblico, locale e pendolare, con una particolare attenzione per i disabili e i non autosufficienti»), ma ha ribadito che «se noi siamo qui carichi di determinazione, buona volontà ed energia, consapevoli dei nostri limiti, è perché c'è una situazione di emergenza che non scompare perché ieri la Camera ha dato la fiducia al Governo e altrettanto potrebbe fare oggi il Senato». Ha ammesso inoltre che la situazione resta di «oggettiva fragilità».

Dal canto suo il leader del Pdl Silvio Berlusconi, arrivando a Palazzo Madama, è tornato a ricordare le sue "condizioni" sull'Imu: «Abbiamo preso un impegno con i nostri elettori su questo e intendiamo rispettarlo. Non potremmo essere parte di un Governo che non attuasse queste misure, né lo sosterremmo dall'esterno».