In Parlamento

Violenza sulle donne: approvata mozione alla Camera che impegna il Governo a trovare risorse certe e a istituire un Osservatorio nazionale

di Manuela Perrone

Dopola ratifica della Convenzione di Istanbul , oggi dalla Camera è arrivato un altro segnale forte contro la violenza sulle donne: i deputati hanno approvato all'unanimità (521 "sì" su 521 presenti, compreso il voto del presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha interrotto eccezionalmente la prassi secondo cui il presidente non vota) una mozione che impegna il Governo a introdurre misure urgenti per prevenire e contrastare la violenza di genere (leggi il dibattito a Montecitorio ). A partire dallo stanziamento delle risorse necessarie e dalla costituzione di un Osservatorio nazionale.

In Aula la ministra per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanile, Josefa Idem, ha ricordato quanto già fatto dal Governo e quanto è in cantiere : «Nelle more dell'entrata in vigore della Convenzione di Istambul sto procedendo per costituire una task force che riunisca tutti i ministeri interessati: Interno, Giustizia, Salute, Lavoro e politiche sociali, Istruzione, Università e ricerca ed Economia e finanze. Ho già avuto modo di sensibilizzare i colleghi dei dicasteri competenti al fine di poter avviare celermente i necessari lavori. Ritengo che il problema della violenza contro le donne necessiti di un approccio integrato che affronti la tematica sotto differenti profili, da quello relativo alla formazione degli operatori sanitari e delle forze dell'ordine a quello indispensabile del sostegno ai centri antiviolenza che accolgono le donne vittime di maltrattamenti insieme ai loro figli».

La ministra ha annunciato la prossima presentazione di un Ddl governativo ad hoc, ma senza entrare nei dettagli. «Misure legislative - ha detto - che tengono conto degli impegni già assunti dal Governo con gli ordini del giorno approvati nel corso del dibattito parlamentare sulla Convenzione».

Idem ha condiviso in toto i contenuti della mozione. «Per quanto concerne l'aspetto fondamentale delle risorse - ha osservato - stiamo provvedendo affinché il Governo ripristini e implementi il fondo a sostegno del Piano d'azione nazionale contro la violenza sulle donne in ogni forma ed espressione, poiché, come ho più volte affermato – e lo ribadisco anche in questa autorevole sede – per far fronte a un fenomeno sociale e culturale di così vasta portata qual è quello della violenza contro le donne, sono necessarie risorse finanziarie da parte dello Stato e degli enti territoriali. È su questo fronte che intendo impegnarmi per reperire forme di finanziamento durature, anche di derivazione europea, che possano consentire soprattutto ai centri antiviolenza di poter assicurare in via continuativa l'adeguata assistenza alle donne vittime di violenza».

Quanto alla richiesta di un Osservatorio nazionale, la ministra ha ripetuto la sua ferma intenzione a costituirlo «per disporre di informazioni compete e aggiornate sulla violenza di genere e sullo stalking».