In Parlamento

Ddl al Senato: a scuola di primo soccorso

Centossesantaquattro morti al giorni in Italia per arresto cardiaco improvviso o traumi non preceduti da alcun sintomo. Almeno 50 potrebbero essere salvate semplicemente intervenendo in tempo, con soccorsi appropriati.Un contributo potrebbe essere dato inserendo l'insegnamento deglI elementi essenziali del primo soccorso nelle scuole dell'obbligo, come prevede un disegno di legge presentato oggi in un incontro dal titolo "Due mani sul torace ti salvano la vita" organizzato in Senato.
La letteratura scientifica internazionale ha dimostrato che, sia in caso di arresto cardiaco improvviso sia di trauma, un intervento di primo soccorso tempestivo e metodologicamente adeguato può contribuire a salvare almeno il 30% delle persone colpite. «Però - sottolineano i firmatari del Ddl, il senatore Luigi D'Ambriosio Lettieri (PdL) e il deputato Gero Grassi (Pd) - per quanto l'articolo 32 della Costituzione sancisca il diritto alla salute e l'articolo 593 del codice penale imponga l'obbligo di prestare soccorso, i cittadini italiani si trovano nell'impossibilità di adempiere alle disposizioni di legge semplicemente perchè nessuno ha insegnato loro come fare».
Il disegno di legge - che propone di rendere obbligatorio l'insegnamento del primo soccorso all'interno della scuola secondaria di primo e secondo grado - riprende gli esiti prodotti dalla campagna "Una firma per la vita" partita a Taranto nel 2005, estesa poi a livello nazionale e culminata nella raccolta di 93 mila firme a sostegno di un'iniziativa legislativa popolare.
Il Ddl fa propri sia l'impianto che i contenuti della proposta di iniziativa popolare, condividendone pienamente le finalità: formare una cultura dell'emergenza intesa come conoscenza da parte di tutti i cittadini delle tecniche elementari del primo soccorso, intervenendo in via diretta sui ragazzi a scuola e innescare un processo virtuoso che favorisca la successiva veicolazione delle conoscenze acquisite all'interno della famiglia.