In Parlamento

«Indispensabile un sistema integrativo di supporto al Ssn». L'Ania interviene in audizione alla Camera

E' «indispensabile» un sistema integrativo di supporto al Ssn. Questa la conclusione a cui è giunto il direttore generale dell'Ania (l'associazione delle assicurazioni), Dario Focarelli, in un'audizione davanti alle commissioni Bilancio e Affari sociali della Camera per l'indagine conoscitiva «sulla sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica».

Secondo Focarelli il sistema sanitario nazionale ha un costo più o meno allineato alla media Ocse, mentre il livello qualitativo é superiore alla media. Non ci sono quindi altissimi livelli di spreco, ma in prospettiva c'é un «gravissimo problema di sostenibilità finanziaria» cui si somma un crescente problema di accesso alle prestazioni. Per questo «un sistema integrativo é assolutamente necessario per garantire l'equità e l'universalità dell'accesso alla sanità pubblica».

Per quanto riguarda i costi, ha sottolineato Focarelli nel suo intervento, «tutte le previsioni indicano un fortissimo aumento del finanziamento alla sanità pubblica».

Secondo la Ragioneria generale dello Stato - prosegue Focarelli - nel 2060 ci sarà un aumento di almeno 2 o 3 punti di Pil e di 1,5-2 punti per le non autosufficienze. La stime Ocse collocano questi dati nella parte bassa della forchetta, con la parte alta che arriva a otto punti in più. Al «gravissimo problema di sostenibilità finanziaria» si aggiunge il crescente fenomeno del mancato accesso alle prestazioni. Sempre secondo l'Ocse, ha ricordato il Dg Ania, nel 2010 il 10-12% delle persone a più basso reddito ha denunciato un mancato accesso, che sale al 20% per le cure dentali, i livelli più alti nel confronto con i grandi Paesi. «E questo - ha sottolineato Focarelli - prima della forte stretta; dopo, tutte le informazioni indicano che il razionamento é aumentato»: una ricerca Censis stima che nel 2012 il fenomeno ha riguardato nove milioni di famiglie. Di qui la necessità di pensare «in maniera organica a un ridisegno di alcune caratteristiche del Ssn» che con modalità che «per noi nelle linee generali ha una soluzione abbastanza semplice: un pilastro di sanità che si affianchi al pubblico».