In Parlamento

Il Senato approva il Dl sui precari: regole per tutto il personale anche non sanitario e stabilizzazione dei medici Inps

Con 137 sì, 57 no e un astenuto l'Aula del Senato ha dato il via libera nella serata di ieri al decreto legge sulla Pubblica amministrazione (quello con la stabilizzazione dei precari che prevede per il settore sanitario un Dpcm ad hoc da emanare entro il 1° dicembre). Il provvedimento passa ora alla Camera.

Tra le novità approvate dall'aula di Palazzo Madama, dopo che la commissione aveva previsto l'allargamento della platea del precariato da regolamentare col Dpcm anche al personale non sanitario del Ssn, un emendamento sui medici fiscali Inps in cui si prevede che «le liste speciali siano trasformate in liste speciali ad esaurimento, nelle quali sono confermati i medici inseriti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto sui precari, e che vi risultavano già iscritti al 31 dicembre 2007. In sostanza si tratta della stablilizzazione dei medici precari dell'Istituto.

Altra novità l'approvazione di un emendamento che permetterà ai donatori di sangue di continuare a usufruire dei permessi lavorativi per il prelievo, senza per questo dover subire penalizzazioni sul trattamento pensionistico. Con l'emendamento si corregge la lacuna normativa della riforma Fornero che avrebbe costretto i donatori pronti per la pensione entro il 2017 a rimandare la data per recuperare i giorni di astensione dal lavoro dopo i prelievi.
Da una stima dell'Avis, che conta 1.242.192 donatori in Italia, senza la modifica, in quarant'anni di impiego un donatore regolare avrebbe infatti dovuto rimanere in servizio dai 7 ai 9 mesi in più.

Gli altri emendamenti già approvati dall'aula prevedono - come già anticipato - che la stabilizzazione dei precari non si farà solo per il personale sanitario, medici e non, ma per tutte «le professionalità del Servizio sanitario nazionale»: porte aperte, dunque, anche ad amministrativi, sociologi, ingegneri.

Tra gli emendamenti approvati al comma 10 dell'articolo 4 del decreto, quello appunto a cui si fa riferimento per il Ssn, è stata inserita la previsione che nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri siano previste specifiche disposizioni per il personale dedicato alla ricerca in sanità, finalizzate anche all'individuazione dei requisiti per l'accesso ai concorsi dei titoli di studio post laurea e di lauree in possesso del personale precario.