In Parlamento

Camera: via libera dell'aula al decreto sulla pubblica amministrazione (precari). Volata finale in Senato

E' arrivato nella tarda serata di ieri (22,15) il via libera dell'aula di Montecitorio sul filo di lana (il decreto scade il 30 ottobre e ora dovrà tornare al Senato per l'approvazione finale entro cinque giorni da oggi, quindi) e con la spada di Damocle della fiducia che già oggi avrebbe potuto chiedere il Governo al decreto legge sulla pubblica amministrazione che contiene la stabilizzazione dei precari.

I voti a favore nell'Aula della Camera sono stati 208, 11 i contrari, 76 gli astenuti.

Pochi ritocchi rispetto al testo approvato dalle commissioni Lavoro e Affari costituzionali (VEDI ) alle parti che riguardano il servizio santario se non la possibilità di riconfermare i contratti a tempo determinato per gli esclusi dalla disciplina della stabilizzazione e la cancellazione dell'estensione alle Ipab delle nuove regole sul precariato (VEDI IL DIBATTITO E LE VOTAZIONI FINALI AGLI EMENDAMENTI PRESENTATI IN AULA)

Per gli enti del Ssn, fermi restando i vincoli di legge sulle assunzioni, si applicano come in tutta la Pa i commi 6, 7, 8 e 9 dell'articolo 4 del provvedimento in cui è prevista la possibilità di bandire concorsi fino al 31 dicembre 2016 per "recuperare" il personale a tempo determinato purché i partecipanti abbiano determinati requisiti (servizio a tempo determinato da almeno tre anni negli ultimi cinque anni, purché assunto con procedure selettive). Il meccanismo sarà "di norma" quello di adottare bandi per assunzioni a tempo indeterminato con contratti di lavoro a tempo parziale, salvo diversa motivazione, tenuto conto dell'effettivo fabbisogno di personale e delle risorse finanziarie dedicate e si terrà in considerazione l'anzianità anagrafica, di servizio e i carichi familiari. Ovviamente è previsto il rispetto dei limiti di spesa.

A regolare il tutto però dovrà essere un Dpcm (su proposta dei ministeri di Salute, Economia, Pubblica amministrazione e d'intesa con la Stato-Regioni) da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge e quindi già a fine novembre.

Nel Dpcm saranno previste anche specifiche disposizioni per il personale dedicato alla ricerca in sanità, per individuare i requisiti per l'accesso ai concorsi, dei titoli di studio di laurea e post laurea in possesso del personale precario e per il personale medico in servizio presso il pronto soccorso delle aziende sanitarie, con almeno 5 anni di prestazione continuativa anche se non in possesso della specializzazione in medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza.

Confermata anche la modifica del Senato che prevede per i medici fiscali Inps che «le liste speciali siano trasformate in liste speciali ad esaurimento, nelle quali sono confermati i medici inseriti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto sui precari, e che vi risultavano già iscritti al 31 dicembre 2007». In sostanza si tratta della stablilizzazione dei medici precari dell'Istituto.

E, infine, i certificati per l'attività sportiva non agonistica che sono rilasciati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport o dai medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano. I medici per il rilascio si avvalgono dell'esame clinico degli accertamenti incluso l'elettrocardiogramma, secondo linee guida approvate con decreto del ministro della Salute, su proposta della FnomCeO, sentito il Consiglio superiore di sanità. Tutto a ciosto zero per la finanza pubblica, si intende.