In parlamento

Cure transfrontaliere: Ssn senza colpe per i danni altrui. Rimborso spese per i parenti dei disabili. Parere della Igiene e Sanità del Senato

Cure transfrontaliere (AG 54 ): parere favorevole della commissione Igiene e Sanità del Senato. Ma a cinque condizioni.

La prima è una disposizione che precisi che eventuali danni dovuti all'assistenza transfrontaliera autorizzata non possono essere imputati al Ssn.

Poi, la necessità di specificare che se l'autorizzazione preventiva all'assistenza transfrontaliera è negata perché può essere garantita sul territorio nazionale in tempi compatibili con le esigenze cliniche, l'Asl deve individuare e comunicare al paziente la struttura designata e garantire sicurezza e qualità della prestazione.

Ancora la commissione chiede che sia introdotta una disposizione finale per assicurare con linee guida interpretative (senza ledere le prorogative regionali) l'applicazione omogenea del Dlgs su tutto il territorio nazionale, chiarire in quali casi si applica l'assistenza transfrontaliera, anche illustrando le differenze tra i vari regimi.

Per quanto riguarda il monitoraggio sull'applicazione del Dlgs, la commissione chiede sia svolto anche con audizioni o consultazioni di associazioni di cittadini e pazienti da parte della Salute per mettere a punto eventuali interventi correttivi.

E infine la commissione chiede che il Governo provveda «a sostituire ovvero ad affiancare, ovunque ricorra nel testo, la dizione "assicurato" con quella "assistibile", nel rispetto dei principi che regolano il funzionamento del Servizio sanitario nazionale».

Le osservazioni della commissione (otto in tutto) riguardano la possibilità di rendere accessibili ai pazienti gli standard di sicurezza e qualità, sia nazionali che degli altri Paesi, al di sotto dei quali può essere negata l'autorizzazione, l'eventualità che la cartella clinica informatizzata non sia disponibile in alcune aree del Paese e di realizzare campagne di informazione specifica sulla direttiva.

Poi ancora la commissione propone di valutare possibili meccanismi di romborso di viaggio e alloggio per i disabili.

E nelle relazioni di accompagnamento secondo la commissione si dovrebbe chiarire se chi esegue la prestazione è persona giruridica, fisica o entrambi e a quali registri nazionali o locali si riferisce riguardo ai «prestatori sanitari» indicati nel Dlgs.