In parlamento

Il milleproroghe è legge: da giugno medici col bancomat

L'aula del Senato ha appena convertito in legge il decreto milleproroghe con 135 voti favorevoli e 20 contrari. Il decreto scadeva domani, 28 febbraio.

Il testo è quello uscito la scorsa settimana dalla Camera con alcune modifiche rispetto alla versione già approvata dal Senato.

Per quanto riguarda gli argomenti sanitari, rispetto al testo approvato a Palazzo Madama è stata eliminata la proroga del Nomenclatore tariffario e la proroga dei dirigenti nominati dall'Agenzia italiana del farmaco il cui contratto scadrà quindi il prossimo 31 ottobre 2014. Sul versante sociale invece non si farà il trasferimento di 35 milioni dal fondo per i lavoratori esodati al finanziamento della social card.

Resta per il settore sanitario lo slittamento della data per definire la nuova remunerazione delle farmacie prima fissata a gennaio 2015 e ora specificata "entro" la stessa data e lo slittamento di 6 mesi, dallo scorso 1 gennaio a giugno 2014, l'obbligo per commercianti e professionisti di accettare anche pagamenti con il bancomat «al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos». Tra i professionisti sono compresi anche i medici. Ma in base al decreto attuativo trasmesso a fine dicembre dal ministero dello Sviluppo Economico alla Banca d'Italia - come spiega la circolare n. 99 della FnomCeO trsamessa agli Ordini il 20 dicembre scorso - con il quale dovrebbero essere disciplinati gli importi minimi, le modalità e i termini di attuazione delle disposizioni sul pagamento delle prestazioni di servizi, anche professionali, attraverso carte di debito, il perimetro di applicazione del decreto attuativo farebbe riferimento ai pagamenti oltre 30 euro e a esercenti per Io svolgimento di prestazioni di servizi, anche professionali (i medici appunto), con ricavi oltre i 200 mila euro.
Prevista infine anche una proroga di 12 mesi per l'armonizzazione dei bilanci (Dlgs 118/2011) nelle Regioni a statuto speciale e nelle province autonome e rinviata al 31 ottobre 2014 anche la scadenza degli accreditamenti provvisori di strutture sanitarie, sociosanitarie private e stabilimenti termali.