In parlamento

Fiducia al Senato sul decreto Lavoro. Il testo torna alla Camera per il via libera finale

Via libera dell'Aula del Senato alla fiducia posta dal Governo sul decreto lavoro. I voti a favore sono stati 158 e i contrari 141.

Il testo su cui l'esecutivo ha incassato la fiducia, che contiene le modifiche frutto della mediazione tra le forze di maggioranza, passa ora all'esame della Camera che deve convertire il decreto in legge entro il 19 maggio.

Rispetto alla versione approvata dalla Vamera (VEDI ) il nuovo testo approvato in Commissione e votato dall'Aula conferma il ripristino dell'apprendistato, anche a tempo determinato, per lo svolgimento delle attività stagionali.

Il ritorno invece della quota obbligatoria di stabilizzazione di apprendisti (20%) viene limitata alle sole aziende con oltre 50 dipendenti (prima il riferimento era 30 dipendenti). E si riconosce un ruolo sussidiario delle imprese nella formazione (ma solo se l'azienda si dichiara disponibile), obbligando, dall'altro verso, la regione a indicare con precisione sedi e calendario delle attività formative.

Prevista anche una «particolare attenzione» per gli istituti professionali per favorire il percorso di inserimento nel lavoro nell'ambito del sistema duale (di alternanza scuola-lavoro).

Sui contratti a termine, oltre all'arrivo di sanzioni pecuniarie al posto della stabilizzazione per chi supera il tetto del 20%, si chiarisce che i rapporti in eccesso proseguono comunque fino a conclusione del periodo e che i rinnovi sono sempre possibili (come accade nel caso di lavoratori stagionali). Si conferma la validità dei diversi limiti previsti nei contratti collettivi applicabili all'impresa (ma sarebbe stato meglio chiarire espressamente che il tetto del 20% è derogabile dalla contrattazione aziendale).