In parlamento

Contratti si specializzazione, Giannini: «Per arrivare a 5mila borse la partita si gioca con il Mef»

di Rosanna Magnano

La caccia ai fondi è aperta e restano ancora in bilico gli stanziamenti aggiuntivi per arrivare a garantire 5mila contratti di formazione medica specialistica al prossimo concorso di ottobre. Il ministero dell'Istruzione, Università e ricerca ci sta provando ma la ministra Stefania Giannini, durante il question time alla Camera di oggi, ha spiegato che la partita si gioca anche con il Mef.

All'interrogazione riguardante le iniziative intraprese per incrementare il numero di contratti, presentata da Filippo Crimì (Pd) ha dato una risposta che lascia ancora qualche speranza. "Nell'anno 2014 la disponibilità totale ad oggi - ha spiegato la ministra Giannini - oscilla tra i 3.300 e i 3.500 contratti. Questi sono i dati che stiamo discutendo con il Mef. Quindi io ritengo che sia del tutto insufficiente e che malgrado si sia già provveduto nella legge di stabilità 2013 con uno stanziamento suppletivo di 30 milioni, si debba assolutamente trovare quella cifra, che sarebbe di 42 milioni per poter arrivare non ai 4.500 ma ai 5 mila, che comunque sarebbero un ritorno a una soglia (di due anni fa ndr) che è la metà rispetto ai 10mila medici prodotti dal sistema universitario, ma che comunque sarebbe un segnale molto importante».

Per i deputati Pd Crimì e Donata Lenzi, che durante il question time hanno discusso con la ministra Giannini, «la formazione dei nuovi medici per un adeguato ricambio degli specialisti del Sistema Sanitario Nazionale è una priorità: occorre che il governo lo consideri, vista l'esiguità delle risorse pubbliche. Questo obiettivo è importante per tutelare la salute dei cittadini italiani».

Nell'interrogazione presentata dal gruppo del Pd i deputati hanno chiesto di reperire presto i fondi mancanti per le borse di specialità, portandole almeno a 5mila, in maniera da risolvere l'emergenza che si è creata. «Per il prossimo anno accademico – hanno spiegato i due deputati democratici – sono previsti poco più di 3.500 contratti per la formazione medica specialistica e circa 800 borse dalle Regioni per i corsi di formazione di Medicina Generale, numero gravemente inferiore sia rispetto alle necessità del Servizio Sanitario Nazionale, sia rispetto al numero di nuovi medici formati dalle università italiane Discutere di apertura nel numero chiuso di medicina non è molto utile se non riusciamo a coprire i contratti per il numero attuale di laureati: molti di questi medici vanno a fare la specializzazione all'estero, con il risultato che l'investimento italiano in questo settore – circa 100 mila euro per ogni laureato – va poi a beneficio di altri paesi».