In parlamento

Gioco d'azzardo, via libera definitivo dalla Affari sociali

Con il via libera delle Commissioni di merito il disegno di legge sul gioco d'azzardo viene defitivamente licenziato dalla "Affari sociali" della Camera e passa all'aula di Montecitorio. Tra le novità, 200 milioni l'anno a disposizione della prevenzione, formazione, diagnosi e cura della ludopatia.

La XII aveva concluso il 26 giugno scorso l'esame sul testo unificato recante disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico (AC. 101 Paola Binetti - SCpI, AC. 102 Paola Binetti - SCpI, AC. 267 Benedetto Francesco Fucci – FI-PDL, AC. 433 Colomba Mongiello – PD, AC. 1596 Massimo Enrico Baroni – M5S, AC. 1718 Vanna Iori – PD, AC. 1633 Aniello Formisano – Misto-CD e AC. 1812 Giorgia Meloni – FdI). In quell'occasione la relatrice Binetti aveva sottolineato la valenza di una legge con cui «per la prima volta il gioco viene inserito nell'area di competenza della Sanità. Il testo - aveva spiegato - è frutto di un grande lavoro di confronto fra le diverse anime della commissione. Alla fine l'accordo lo abbiamo trovato perché al centro dell'interesse di tutti è l'attenzione nei confronti di questa emergenza sociale».

Tra i contenuti della Pdl in 12 articoli, lo stop alle pubblicità sul gioco d'azzardo e regole più rigide per i locali che ospitano apparecchi quali slot e vlt. «Con la proposta di legge licenziata oggi - è il commento di Daniela Sbrollini, vicepresidente (Pd) della commissione - non vogliamo criminalizzare chi gioca ogni tanto, ma porre rimedio ad un'emergenza sociale. Dopo molti mesi abbiamo licenziato una proposta di legge che vuole essere un valido strumento per iniziare ad arginare un fenomeno sempre più diffuso. Innanzitutto, per permettere a tutti di inquadrare bene il fenomeno come una questione sanitaria, abbiamo assegnato al ministero della Salute l'Osservatorio sulla ludopatia, attualmente in capo all'Agenzia delle dogane e del monopolio. Abbiamo poi stanziato 200 milioni annui per attività e politiche di prevenzione, formazione, diagnosi e cura della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. Questa pdl supera i limiti del decreto Balduzzi. In particolare, vengono finalmente coinvolti i Comuni: sulla base di indicazioni nazionali, i municipi dovranno predisporre dei regolamenti per cui le sale gioco dovranno rimanere aperte massimo 8 ore al giorno e distare almeno 500 metri dai luoghi sensibili. Vigerà il divieto di alcol, fumo e utilizzo del bancomat».

Un altro elemento importante é la possibilità di accedere alle sale gioco con un tesserino sanitario su cui verranno registrate le giocate. Infine, per i prossimi 5 anni non potranno essere introdotti nuovi giochi. «Adesso - è il commento di Sbrollini - dobbiamo difendere questo lavoro in Aula contro i tanti interessi legati al gioco. Secondo il ministero della Salute gli italiani col vizio del gioco sono 700 mila, di cui 300 mila considerati patologici. Di fronte a questi dati é chiaro che con la proposta di legge licenziata non vogliamo criminalizzare chi gioca ogni tanto, ma porre rimedio ad un'emergenza sociale», conclude la deputata.