In parlamento

ANTEPRIMA/ La relazione al Parlamento su trasfusioni ed emoderivati. 1,7 milioni di donatori nel 2013

di Lucilla Vazza

Pubblichiamo in anteprima il testo della relazione sullo stato dell'arte in materia di organizzazione trasfusionale e degli emoderivati, che il Governo ha trasmesso al Senato e alla Camera dei Deputati. Ogni anno infatti, ai sensi della legge 21 ottobre 2005, n. 219, il Parlamento deve essere aggiornato sulle attività trasfusionali, facendo il punto sugli obiettivi strategici, e monitorando gli organismi nazionali deputati al controllo alla supervisione del sistema-sangue, che sono: la Consulta tecnica permanente per il sistema trasfusionale, il Centro nazionale sangue, e sul territorio, le Strutture regionali di coordinamento.
La relazione fornisce il quadro generale della situazione, passando in rassegna ogni aspetto delle attività, compresi i controlli qualità e sicurezza del trattamento del sangue e degli emoderivati anche a livello industriale; le attività mediche e assicura uno sguardo approfondito sulle attività relative alle associazioni di donatori volontari di sangue e le relative federazioni.
In sintesi, sulla base del programma di autosufficienza per il 2013, questi sono i dati presentati nel testo al Parlamento.
- I donatori di sangue sono circa 1,7 milioni.
- L'indice di donazione (numero di donazioni/anno/donatore) per sangue intero è pari a 1,8. Gli uomini possono donare il sangue intero fino a 4 volte l'anno e le donne fino a 2. Gli indici di donazione italiani sono sostanzialmente allineati con le medie europee.
- L'indice di produzione di globuli rossi per 1.000 residenti/2013 risulta pari a 44, in linea con gli indici produttivi dei Paesi europei ad elevato sviluppo economico. Tale indice, tuttavia,presenta una elevata variabilità tra Regioni, con un range variabile da circa 26/1000 abitanti/anno della Campania a oltre 59 del Friuli Venezia Giulia. In linea generale, tutte le Regioni del Centro Sud, con l'eccezione di Marche, Sardegna e Molise, presentano un indice al di sotto della media nazionale, mentre le regioni del Centro Nord, ad eccezione della Provincia di Trento, si collocano al di sopra della media nazionale.
- L'autosufficienza di componenti labili è garantita attraverso trasferimenti per lo più programmati tra le Regioni. Esiste comunque una disparità tra i territori: le regioni eccedenti sostengono sistematicamente le carenti. L'autosufficienza nazionale di componenti del sangue varia a seconda del prodotto.
- Per quanto riguarda il plasma, nel 2012 sono stati consegnati 768.435 Kg di plasma all'industria farmaceutica, in conto lavorazione, per la produzione di albumina, immunoglubuline, fattore VIII, fattore IX, protrombina e antitrombina. Esistono comunque notevoli differenze tra le regioni nelle produzione di plasma da frazionamento, generalmente il Sud è significativamente al di sotto della media nazionale.