In parlamento

Grillo all'attacco: tutti i farmaci alle parafarmacie. Ma non su ricetta rosa del Ssn

di R.Tu.

Beppe Grillo va all'attacco delle farmacie convenzionate. E con un Ddl al Senato del gruppo M5S chiede che gli esercizi di "vicinato" possano vendere tutti i farmaci, anche quelli di classe A e C con obbligo di ricetta, ma non su ricettario del Ssn. In pratica dovrebbero poterli vendere a carico del cittadino su semplice ricetta medica. Avranno croce arancione, mentre le convenzionate la croce verde.

In nome della Costituzione
L'assunto è: in attuazione della Costituzione (art. 32 e 118) va favorito l'accesso dei cittadini ai farmaci e l'accesso «all'esercizio della professione dei farmacisti». Fa rifermento alla Carta l'attacco che i grillini al Senato vogliono dare al sistema della distribuzione dei farmaci. Lo strumento legislativo è il Ddl 983 presentato da Elena Fattori e fatto proprio dall'intero gruppo M5S, che ha iniziato giovedì il suo iter in commissione Affari sociali con l'intervento della relatrice Laura Bianconi, del partito della ministra Beatrice Lorenzin (Ncd). Che il provvedimento possa avere un iter in discesa, lo vedremo. Certo non mancheranno gli stop. Ma il segnale è lanciato, Grillo ci prova. Con un Ddl in 13 articoli.

Obbligo di tracciabilità
Le farmacie non convenzionate sarebbero gli attuali esercizi di vicinato (legge 114/1998) in possesso però del codice di tracciabilità dei farmaci con l'autorizzazione rilasciata dalla Asl. La loro sede dovrà essere ad almeno 500 metri sia dalle convenzionate che da un'altra non convenzionata. Distanza «misurata per la via pedonale più breve tra soglia e soglia delle farmacie». Dopo un mese dalla richiesta dell'autorizzazione, dovrà scattare il silenzio-assenso per l'apertura. La titolarità delle non convenzionate potrà essere rilasciata, secondo il Ddl, da persone fisiche o società. Con l'obbligo di avere per direttore dell'esercizio un farmacista idoneo a un concorso per assegnazione di sedi farmaceutiche o che abbia alle spalle almeno due anni di pratica professionale certificata dall'autorità sanitaria.

Anche la preparazione di galenici
Nulla cambierebbe per le farmacie convenzionate col Ssn: potranno vendere i farmaci rimborsabili su ricetta rosa del Ssn. Quelle non convenzionate non venderanno invece in convenzione, ma solo a pagamento. Ma tutti i farmaci, anche loro. E potranno però anche avere un laboratorio galenico da vendere in regime non convenzionale «limitatamente ai preparati officinali non sterili su scala ridotta e preparati magistrali non sterili». Le convenzionate si chiameranno a pieno titolo «Farmacia» e avranno, come detto, per insegna la croce verde; le altre si chiameranno «Farmacie non convenzionate con il Ssn» e avranno per insegna la croce arancione. E se sgarrerà aprendo senza autorizzazione pagherà tra 50mila e 100mila euro. E chiuderà baracca e burattini.