In parlamento

Stabilità 2015/ Chiamparino: «Costi standard per tutti. Da proposta Regioni concorso ai saldi anche sopra i 4 miliardi. Impossibile non toccare la sanità»

«Mettendo insieme tutti i titoli della nostra proposta il concorso ai saldi potrebbe addirittura andare anche sopra i 4 miliardi». Sentito in audizione sul Ddl Stabilità dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il presidente dei governatori Sergio Chiamparino, al lavoro in questi giorni sulle8 controproposte da presentare al governo , annuncia insomma di poter fare di più e meglio di quanto richiesto dal premier Renzi. Purché i costi standard - che sono tra i pilastri della linea di ulteriore morigeratezza su cui stanno lavorando le Regioni, insieme alla realizzazione di un Patto per la salute «più stringente» - siano applicati ovunque. In ogni caso, ha ggiunto Chiamparino, sarà «impossibile non toccare la sanità», dal momento che impegna fino all'80% dei bilanci regionali.

Chiamparino ha sottolineato di «condividere» personalmente l'impianto della manovra ma, avverte, bisogna stare attenti «agli effetti collaterali sia in termini di servizi, sia di fiscalità e tariffazione locale connessi all'erogazione di questi servizi da parte degli enti locali. Faremo le nostre proposte che sono imperniate su due assi principali: rendere più stringente il Patto della salute, recuperando anche risorse per fare investimenti in sanità. E poi costi standard per tutti: amministrazioni periferiche, regionali e centrali», ha precisato a margine dell'audizione. Questo, sottolinea, potrebbe essere «un percorso che riduce la spesa senza intaccare la qualità dei servizi». Se non ci sarà questo percorso, insiste Chiamparino, «il rischio che aumenti l'imposizione locale c'é». Comunque il leader dei governatori si augura che «nel percorso parlamentare sia possibile introdurre gli emendamenti necessari».

Nel frattempo «ci sono degli incontri tecnici con il governo, ci sarà un incontro politico quando ci saranno le condizioni e comunque - ha spiegato - a me interessa che le nostre proposte possano essere tradotte in emendamenti per rendere sostenibili la manovra per tutti».

Quanto al taglio da 4 miliardi, Chiamparino ha tenuto a ricordare che sulle Regioni incombe anche «la situazione delle finanziarie passate, quasi 2 miliardi; più gli effetti del pareggio di bilancio che le regioni dovranno applicare dal 2015; più la riduzione dell'irap che è sacrosanta ma che ridurrà il gettito che va a finanziare la sanità».