In parlamento

ANTEPRIMA/ Mini stangata agli omeopatici e guerra al gambling: le richieste della Commissione Sanità della Camera

di Red. San.

Una stangata da 8 mln alle aziende produttrici di farmaci omeopatici, subito la nuova strategia anti gambling (il gioco d'azzardo patologico), accesso al bonus bebé negato a chi già beneficia di sconti per necessità alimentari ed energetiche, nuove regole sui capitolati di gara per i dispositivi medici per le patologie croniche. E la conferma dell'aumento a 400 mln, con firme di peso di casa Pd a partire da Federico Gelli, delle risorse 2015 per la non autosufficienza. Sono i principali emendamenti alla legge di stabilità 2015 accolti oggi dalla commissione Affari sociali della Camera, che perverranno alla Bilancio targati appunto «Affari sociali», Ai quali potranno aggiungersi naturalmente quelli dei singoli parlamentari e/o dei gruppi.

Corsa a ostacoli. Ormai la manovra 2015 entra nel vivo, dopo le audizioni dei giorni scorsi. Oggi i parere di tutte le commissioni e dalla prossima settimana la discussione degli emendamenti e l'inizio delle votazioni forse già a partire da giovedì prossimo. L'arrivo in aula della legge di Stabilità è previsto al momento per il 24 del mese. Sarà una lunga ed estenuante maratona, e già fuori tempo massimo. Col rischio che, tra esame del Senato e navetta all'indietro verso Montecitorio, si possa sforare il Natale. Anche se i voti di fiducia sono pressoché sicuri, come del resto pure la voglia dei parlamentari di trascorrere a casa o in vacanze le feste.

Cosa cambia. Per i medicinali omeopatici si propone di incassare 8 mln in più ogni anno dal 2015 al 2017 con l'aumento dei costi per le autorizzazioni all'immissione in commercio: 800 euro per i medicinali unitari, 1.200 euro per quelli complessi, indipendentemente dal numero dei componenti e dalla forma farmaceutica. Entro fine marzo 2015 l'Aifa adotterà le linee guida per la presentazione della documentazione necessaria al rinnovo dei medicinali.
Quanto al Gap, il gioco d'azzardo patologico, si recupera quel che resta del Ddl in gestazione alla Affari sociali. I servizi di prevenzione sono quelli per le dipendenze delle asl. Il ministero e le Regioni adotteranno un Piano nazionale di prevenzione, cura e riabilitazione. Ci sarà anche un Piano di sostegno alle famiglie e sarà istituito un «Osservatorio» nazionale presieduto dalla Salute col supporto regionale, incaricato anche di valutare costi sociali, economici, patologici e fattori di rischio.

Le raccomandazioni. Nel parere approvato, la Commissione chiede di tener conto dei potenziali effetti dei tagli alla Sanità, legati alla riduzione dei fondi alle Regioni, così come del rischio che la spending applicata al ministero della Salute possa ridurre i fondi dedicati alla ricerca. Altra raccomandazione è che con la revisione del Prontuario farmaceutico (slittata di un anno), si colga l'occasione di estendere la riforma anch eai farmaci innovativi. Secondo la Affari Sociali è poi importante finanziare il rilancio del Piano straordinario di servizi socio educativi dedicati all'infanzia con le risorse del Fondo da destinare alle famiglie, anziché con quello dedicato alle politiche sociali.

M5S abbandona i lavori in commissione Affari sociali.
«Abbiamo abbandonato i lavori in commissione perché il Pd non ci può costringere a votare al buio gli emendamenti presentati dalle altre forze politiche sulla legge di Stabilità. Si è trattato di un vero e proprio bavaglio,
per cui ci appelleremo alla presidente Boldrini affinché prenda in considerazione questo grave caso, al fine di ripristinare il rispetto delle regole». Arriva nel pomeriggio la doccia gelata dei deputati del M5S in commissione Affari Sociali.
«Questa mattina - spiegano i deputati pentastellati - gli emendamenti da mettere ai voti ci sono stati consegnati solo dopo l'apertura dei lavori della commissione e, violando qualsiasi regola democratica, alla nostra richiesta di sospendere per una sola ora la seduta, al fine di valutarne il
contenuto, il Pd ha opposto un secco rifiuto. Il Presidente della commissione XII e la maggioranza si sono assunti la grave responsabilità di andare avanti con la votazione sulla Stabilità, costringendo la principale forza d'opposizione a non partecipare. Si è trattato di una dimostrazione di arroganza che tramortisce lo spirito democratico del Parlamento. Ci auguriamo che la presidente Boldrini risponda in modo adeguato al nostro
sollecito».