In parlamento

Linea dura del Parlamento contro il traffico d'organi

Mano pesante del Parlamento contro i mercanti e i trafficanti d'organi prelevati da viventi. E nessuno sconto anche nei confronti di chi organizza viaggi e pubblicizza con qualsiasi strumento, anche per via telematica, annunci finalizzati al traffico di organi umani. Ecco così in arrivo il carcere da un minimo di 3 fino a 12 anni e una multa da 30mila a 300mila euro per chiunque illecitamente vende, acquista o, in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, procura «organi o parti di organi prelevati da persona vivente». Pene che potranno essere ancora più pesanti in caso di combinato disposto con altri reati susseguenti a quello principale. Ma non solo: sarà garantita l'interdizione perpeuta dalla professione per tutti gli operatori sanitari coinvolti, siano medici o non medici.

Pagano anche gli spot.
La novità arriva dalla commissione Giustizia del Senato che ieri, in sede referente, ha approvato per la trasmissione all'assemblea il Ddl originario (S 922) . Il testo è stato completamente riscritto da due emendamenti proposti dal relatore Felice Casson (Pd). Nell'emendamento che modifica il Codice penale (aggiungendo un articolo al 601 Cp) si aggiunge una pesante sanzione anche a carico di chiunque organizza o propaganda viaggi, o pubblicizza e diffonde con qualsiasi mezzo, anche informatico o telematico, annunci finalizzati al traffico di organi umani: carcere da 3 a 7 anni e pena pecuniaria da 50mila a 300mila euro.