In parlamento

Il Ddl concorrenza assegnato alle commissioni riunite Finanza e Attività produttive della Camera

Il Ddl sulla concorrenza (atto C 3012) è stato assegnato in sede referente alle commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera. Con un nugolo di pareri: Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Cultura, Territorio e Lavori pubblici, Lavoro, Affari sociali, Politiche Ue.

Nel testo varato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso c'è un unico articolo che riguarda le liberalizzazioni in sanità ed è quello che apre la titolarità delle farmacie private alle società di capitali. Non solo: i soci delle società titolari di farmacia non dovranno più essere necessariamente dei farmacisti (viene abrogato il secondo periodo del comma 2 dell'art. 7 della legge 362/91), ma la direzione dovrà essere attribuita a un farmacista in possesso dell'idoneità.
Viene inoltre cancellato anche il limite delle 4 licenze in capo a un identico soggetto nel settore delle farmacie (con l'abrogazione del comma 4-bis), «in modo da consentire economie di scala tali da condurre all'abbassamento dei costi e consentire l'ingresso di soci di capitali alla titolarità dell'esercizio della farmacia».
Stralciate le disposizioni previste nelle precedenti bozze: le misure per incrementare la libertà di accesso dei privati all'esercizio delle attività sanitarie non convenzionate con il Ssn, la razionalizzazione delle procedure di accreditamento delle strutture e le norme sulla trasparenza sui dati di bilancio e sulle performance delle strutture sanitarie accreditate.
Nessun intervento neanche sull'abbassamento della soglia di popolazione richiesta per l'apertura delle farmacie.


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