In parlamento

Farmacie: Ddl concorrenza avanti tutta (senza stralci dalla commissione Bilancio). Guidi: ci riproviamo con la fascia C in parafarmacia

di Lucilla Vazza


Dopo due mesi nelle nebbie, va avanti senza intoppi il cammino del Ddl su concorrenza e aperture ai mercati. Oggi la Commissione Bilancio della Camera ha deciso di non richiedere stralci alla presidenza. Ora il provvedimento potrà arrivare alle commissioni Finanz e Attività produttive, che se lo sono viste assegnare in sede referente. Col risultato che l’esame potrà cominciare a breve. E camminare speditamente, poiché il Ddl , come quello di riforma della Pa, è diventato un collegato alla manovra 2015 e perciò potrà “beneficiare” di un iter di approvazione più rapido.

Guidi versus Lorenzin

Ma ieri è arrivato un annuncio relativamente a sorpresa della ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi, a un convegno all’Antitrust ha affermato, secondo la quale il Parlamento potrebbe intervenire sulla liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C, non entrata nel ddl concorrenza, nel corso dell'esame del provvedimento. «La norma non è entrata nel provvedimento - ha detto Guidi - ma auspico che possano esserci delle valutazioni del Parlamento e ci possa essere una riflessione sui farmaci di fascia C». Un nuovo scontro con Beatrice Lorenzin (e col mondo delle farmacie)?

E il partito della Lorenzin attacca Guidi
Immediata la replica del Ncd, il partito della ministra della Salute. La replica è dei senatori di Ncd-Ude, Laura Bianconi , Federica Chiavaroli e Bruno Mancuso: «Guidi torna alla carica nella sua per molti aspetti strana battaglia per portare i farmaci di fascia C sui banconi dei supermercati. La sua ostinazione è davvero particolare e comunque il ministro dimostra di non ascoltare chi su basi scientifiche e sanitarie difende la vendita di questi particolari farmaci, così particolari che hanno bisogno di essere venduti su E ancora: «Guidi non ha compreso che tra l’altro una decisione di questa natura porterebbe alla chiusura delle farmacie sollevando un problema di dimensioni enormi non tanto nelle città popolose,dove sono presenti numerosi presidi sanitari, ma anche in quei piccoli comuni dove ancora oggi la farmacia è il luogo di primo soccorso - hanno aggiunto i senatori Ap -. Forse Guidi farebbe bene a concentrarsi sullo sviluppo economico delle imprese italiane, cercando di aumentare i posti di lavoro in favore dei disoccupati, piuttosto che cercare di aumentare la vendita di farmaci». Battaglia garantita, insomma.


© RIPRODUZIONE RISERVATA