In parlamento

Ecoreati, il Ddl torna al Senato ed è scontro con minoranza e ambientalisti

di Red.San.

La Camera ha soppresso dal Ddl sugli ecoreati le norme che vietavano l’uso della tecnica «air gun» per la ricerca di idrocarburi sui fondali marini. L’aula di Montecitorio ha approvato a voto segreto (283 sì, 160 no e 2 astenuti) l’emendamento soppressivo su cui c’era il parere favorevole del governo. La norma in questione era stata introdotta dal Senato, con un emendamento in Aula su cui, tra l’altro, il governo era andato in minoranza. Il ddl sugli ecoreati, in seguito a questa modifica, dovrà ritornare a Palazzo Madama.

Per il Governo i tempi saranno rispettati
«Il governo non indietreggia di un passo sugli ecoreati - scrive in una nota Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente - anzi, ritengo del tutto pretestuose le polemiche sulla soppressione della norma che vieta l’uso della tecnica dell'air gun». Per il sottosegretario «è stata corretta una norma sbagliata e preso l’impegno di approvare un provvedimento atteso da oltre vent’anni che introdurrà reati come l'inquinamento, il disastro ambientale, il traffico e l'abbandono di materiale ad alta radioattività e l’impedimento dei controlli una
serie di norme che permetterà di punire chi lucra sulla salute delle persone e chi danneggia l’ambiente».

Cresce la protesta del Movimento 5 stelle e di Sel
Per i senatori M5S Gianni Girotto e Gianluca Castaldi «se con una mano Renzi mostra di volere una legge sugli ecoreati, con l’altra mano la priva degli effetti di tutela per l’ambiente. Il premier è pronto a tutto pur di approvare una norma monca, anche a mettere la fiducia nel testo che ritornerà in Senato. Se così fosse verrà suonato un requiem per quella legge. Faremo quanto è nelle nostre possibilità in Senato per impedire che la maggioranza la insabbi».

«Questo governo - sottolinea Serena Pellegrino, capogruppo Sel in commissione Ambiente a
Montecitorio - è tanto fermo nell’impedire la modifica di alcune norme, penso alla legge
elettorale appena approvata, mentre su altre è pronto a modifiche per ingraziarsi i favori dei poteri forti e delle lobby del petrolio. Con un ulteriore passaggio al Senato c’è il rischio concreto che questo provvedimento venga affossato definitivamente, e di questo Renzi se ne deve assumere la responsabilità. Sel chiede che la legge venga approvata oggi
stesso».

Ambientalisti sul piede di guerra
«Era la volta buona - commentano Legambiente e Libera - ma a pochi metri dal traguardo il governo cambia idea e, dopo tante rassicurazioni e prese di posizione pubbliche da parte di diversi ministri, sostiene l’emendamento per togliere subito il comma sull'air gun dal disegno di legge sugli ecoreati e lo rispedisce al Senato dove rischia l’affossamento, vista la maggioranza risicata, l’ostracismo delle Commissioni giustizia e ambiente a partire dai loro presidenti e visto che una parte dei senatori Pd non vogliono i reati ambientali nel codice penale». Con il via libera dell’Aula della Camera, con voto a scrutinio segreto, all’emendamento soppressivo delle norme sull’air gun, i tempi del Ddl si allungano, visto che il testo dovrà tornare al Senato in quarta lettura. «È un atto davvero incomprensibile - aggiungo Legambiente e Libera - che rischia di far fallire una rivoluzione di legalità e giustizia che il Paese attende da 21 anni, per fare un favore alle società petrolifere, soprattutto straniere, interessate a cercare nei fondali marini quantitativi insignificanti di petrolio».


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