In parlamento

Progetti di legge a confronto

di Salvatore Altomare e Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

Da anni si discute la necessità di un testo organico e risolutivo sulla responsabilità professionale medica e sanitaria e sulla sicurezza delle cure, in quanto con la vigente normativa non si riesce a gestire il problema che è di rilevanza sociale. Sull’argomento tra Camera e Senato risultano diversi progetti di legge, provenienti da quasi tutte le forze politiche:
- Pd (Senato): Bianco, Maturani, De Biasi, Dirindin, Granaiola, Padua, Mattesini, Silvestro;
- Pd (Camera): Miotto, Lenzi, Amato, Bellanova Beni, Paola Bragantini, Burtone, Capone;
- Ncd (Camera): Calabrò, Fucci, Elvira Savino;
- Scelta civica (Camera): Vargiu, Binetti, Gigli, Monchiero, Binetti, Matarrese, Gigli, Mazziotti;
- Forza Italia (Camera): Fucci;
- Cinque Stelle (Camera): Di Vita, Lorefice, Mantero, Barone, Silvia Giordano;
- Gruppo Misto (Camera): Di Lello, Di Gioia Pastorelli, Locatelli;
- Lega Nord: Negro e altri.

La Commissione Affari sociali di Montecitorio dovrebbe produrre un testo unificato. Attualmente (aprile 2015) il Comitato ristretto della Commissione Affari sociali della Camera nominato dal ministro della Salute, sta lavorando all'elaborazione di un Testo unico in materia di responsabilità derivante dalle diverse proposte di legge. Il testo dovrebbe essere di 11 articoli.
L’articolo 1 riguarderebbe la definizione di “atto sanitario”. Negli articoli 2, 3 e 4 gli argomenti riguarderebbero la “gestione del rischio clinico”, l'istituzione di un “Osservatorio regionale e nazionale” e di un'“Agenzia nazionale” dedicata e i compiti dell'Agenas. Gli articoli 5 e 6 tratterebbero rispettivamente il tema della depenalizzazione della colpa professionale e il tema della responsabilità professionale sanitaria (extra contrattuale) e della responsabilità della struttura (contrattuale). L'articolo 8 dovrebbe riguardare il sistema assicurativo “no fault” nel settore delle polizze sanitarie. Nell'articolo 9 il tema riguarderebbe le forme di “autoassicurazione” e la “rivalsa obbligatoria” nei confronti dei sanitari che hanno determinato il danno, con l'ammontare di essa rispetto allo stipendio e con la durata del periodo in cui esercitare la rivalsa. In caso di negligenza accertata potrebbero essere previste ripercussioni sulla carriera e sulla autonomia professionale. Per i sanitari del Ssn potrebbe essere obbligatoria l'assicurazione sulla quota soggetta a rivalsa. Si prevede l'obbligo assicurativo per i liberi professionisti, facoltativo per i dipendenti pubblici. L'articolo 10 dovrebbe stabilire che la struttura sanitaria privata, sia accreditata e contrattualizzata, che non contrattualizzata si debba comportare come la struttura pubblica sotto il profilo della responsabilità dei sanitari che vi operano a qualsiasi titolo. L'articolo 11 dovrebbe stabilire nuove regole per le consulenze tecniche d'ufficio e prevedere anche l'Albo dei Ctu, prevedendo inoltre la regolamentazione e la responsabilizzazione dell'attività dei consulenti di parte.


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