In parlamento

Dl Enti locali, Farmindustria all’attacco: «Nessun regalo, i tagli ci costano 308 mln»

«A chi dice che la farmaceutica non è stata toccata, rispondiamo che non ha fatto bene i conti: i 2,35 miliardi di euro di mancato incremento del Fondo sanitario nazionale per noi pesano 308 milioni di euro. Si può dire che lo Stato finanzia l'assistenza farmaceutica fino a ottobre, mentre per i restanti mesi dell'anno ci pensano le industrie».

Lo spiega senza mezzi termini è Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmidustria, nel giorno in cui la Camera vota il Dl enti locali che contiene i dibattuti provvedimenti sulla sanità. «Tra spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera - ricorda Scaccabarozzi all'Adnkronos Salute - in Italia c'è un tetto stabilito del 14,85% del finanziamento totale alla sanità. Per ogni miliardo che si taglia, quindi, 148 milioni riguardano la farmaceutica. Noi continuiamo a fornire i farmaci per responsabilità, ma siccome il tetto di spesa è volutamente basso e siamo in continuo sforamento, alla fine quei 148 milioni andranno ripianati dalle industrie».

Se i miliardi sono 2,35, i milioni che le aziende dovranno ripianare sono dunque 308, calcola il presidente di Farmindustria. Anche per quanto riguarda la norma della revisione del prontuario farmaceutico, «mi auguro che, come nelle intenzioni del ministro Lorenzin - dice Scaccabarozzi - venga fatta con criteri rigorosamente scientifici e non tagliando qua e là. Conto sulla serietà di chi farà questa revisione, altrimenti si mette a rischio la salute dei cittadini». Scaccabarozzi risponde poi a chi ha definito la norma che prevede gare separate per farmaci sotto brevetto e a brevetto scaduto un “regalo” alle aziende farmaceutiche: «Chi lo dice non ha capito qual è il valore della ricerca scientifica».


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