In parlamento

Stabilità 2016/ L’ufficio parlamentare di bilancio: taglio ai fondi Ssn «non del tutto realistico»

«Il consistente ridimensionamento delle risorse rispetto a quanto concordato con il Patto, in presenza dell’impegno ad adottare i nuovi Lea e i nuovi nomenclatori, dell’introduzione recente di importanti e costosi farmaci innovativi, dell’avvio della contrattazione per il personale dipendente (ed eventualmente per quello convenzionato), dell’introduzione di nuovi parametri da rispettare sulla quantità/qualità delle prestazioni potrebbe non risultare del tutto realistico. Giocherebbero a favore, invece, i possibili effetti della spending review ed eventualmente la definizione di un meccanismo di pay-back per la farmaceutica».

Questa l’indicazione contenuta nel testo dell’audizione di Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio nell’ambito delle audizioni preliminari all’esame della manovra economica.
Nella sostanza, la coperta è cortissima, anche in prospettiva: «Considerando le stime sull’evoluzione della spesa a legislazione vigente contenute nella Nadef, che prevedono un calo in rapporto al Pil dal 6,8% del 2015 al 6,5% nel 2019, la riduzione complessiva potrebbe risultare di circa mezzo punto di Pil a fine periodo rispetto al 2015», argomentano dall’Upb.


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