In parlamento

Giulia Grillo (M5S) a Gelli: «Sui farmaci innovativi ci vuole chiarezza»

di Giulia Grillo (Camera dei Deputati, Movimento 5 Stelle, Commissione XII Affari Sociali)

Nel Pd ormai sono diventati tutti (con alcune eccezioni) dei prestigiatori. E così dopo il premier Renzi, che si prodiga nel tentare di spiegare che il Fondo sanitario nazionale è aumentato, abbiamo il responsabile del Pd che gioca con i numeri riguardo il Fondo per i farmaci innovativi. Ieri, infatti, Federico Gelli ha dichiarato che: «voglio sottolineare che i 500 mln annui previsti dalla Stabilità dello scorso anno per finanziare il fondo 2015-2016 per i farmaci innovativi, potrebbero essere in gran parte già coperti dalla recente rinegoziazione dei prezzi dei farmaci a carico del Ssn che ha generato risparmi per 314,3 mln».

Il dato sui risparmi della rinegoziazione presumo li prenda da una risposta del Governo a una mia interpellanza, pubblicata recentemente anche dal suo giornale, che dice: “Complessivamente, la manovra porterà un risparmio per il Ssn su base annuale di 314,3 milioni di euro, corrispondenti a un risparmio atteso di 707,1 milioni di euro fino al 31 dicembre 2017”.

Non credo ci voglia uno scienziato per capire che l'affermazione del responsabile della sanità del Pd potrebbe risultare vera per l'anno 2016, uso il condizionale perché gli sconti sono sottoposti a secretazione, ma certamente tutta da confutare per il 2015.

Considerando su base annuale i 314,3 milioni, significa che per il 2015 i mesi per i quali si possono applicare i risparmi derivanti dalle rinegoziazioni sono solamente 3 (ricordo che le determine Aifa sulla rinegoziazione dei prezzi dei farmaci biotecnologici nonché dei nuovi prezzi di rimborso dei medicinali sono, rispettivamente, del 25 settembre e del 6 ottobre 2015) pari a 78,5 milioni. La controprova la si ottiene se si sottraggono ai 707,1 milioni, dell'intera manovra, i 628,6 frutto degli sconti per gli anni 2016 e 2017. Il risultato che siottiene è sempre 78,5 milioni.

Se poi il Dottor Gelli ha informazioni che tutti gli altri parlamentari non hanno abbiamo un problema di asimmetria informativa cosa che nell'ambito della farmaceutica, ahimè, è all'ordine del giorno.

Approfitto per ricordare al Pd e alla maggioranza che il Decreto Legge 78/2015, quello dei presunti tagli da 2,352 miliardi, prevede all'articolo 9-bis il rispetto dell'Intesa della Conferenza Stato-Regioni n. 113 del 2 luglio 2015. Quest'ultima indica come il Governo e le regioni convengono che le misure di cui ai punti D1, D2 e D3 devono assicurare un risparmio di almeno 500 milioni di euro su basa annua al servizio sanitario nazionale. Quindi il dottor Gelli dovrebbe essere preoccupato perché all'appello mancano risparmi per almeno 185,7 milioni annui. Il Movimento 5 Stelle lo è.


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