In parlamento

Risk in aula alla Camera. Il relatore Gelli: «Voto entro giovedì»

di Barbara Gobbi

Detto fatto: parte oggi, con la presentazione della relazione sul provvedimento, l’iter in aula a Montecitorio dell’Ac 259-Pdl Fucci et al. “Delega al Governo per la modifica della disciplina in materia di responsabilità professionale del personale sanitario e per la riduzione del relativo contenzioso”. Testo unificato di sintesi delle tante proposte che si sono susseguite in quasi un decennio, il riordino delle norme sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari beneficia della corsia preferenziale chiesta sia dalla ministra della Salute Lorenzin, in funzione anti-medicina difensiva, che dai parlamentari Pd, di cui il relatore Federico Gelli è responsabile per la Sanità.
«Attendiamo una legge che disciplini il tema della responsabilità professionale del personale sanitario da circa un decennio. Con questa pdl saremo in grado di aumentare garanzie e tutele per gli esercenti delle professioni sanitarie e nello stesso tempo assicurare ai paziente la possibilità di essere risarciti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti», ha dichiarato stamane in Aula Gelli. E anche in risposta ai rilievi di Tdm-Cittadinanzattiva , ha tenuto a precisare: «Non si tratta assolutamente di un provvedimento sbilanciato a favore dei professionisti ma tende a ricostituire un nuovo equilibrio nel rapporto tra medico e paziente. Questa legge - dichiara Gelli - vuole rispondere, inoltre, a due problemi cogenti quali la mole del contenzioso medico legale, che ha causato un aumento sostanziale del costo delle assicurazioni per professionisti e strutture sanitarie, e il fenomeno della medicina difensiva che ha prodotto un uso inappropriato delle risorse destinate alla sanità pubblica. Il nostro impegno - ha concluso il deputato - è quello di calmierare queste situazioni con un provvedimento che propone soluzioni in linea con quanto già avviene in altri Paesi europei».

Tante le novità introdotte dal provvedimento, che iul relatore auspica sia licenziato dall’Aula questa settimana e approvato definitivamente con l’ok del Senato entro la fine della primavera. A ricordare i punti focali, nella sua relazione appena conclusa in aula, è lo stesso relatore:
nuovo assetto organizzativo delle attività di risk management;
istituzione di Centri regionali per la gestione del rischio sanitario e dell’Osservatorio nazionale nella sanità;
modifica del codice penale con la previsione che l’esercente che causi morte o lesione personale dell’assistito risponda solo per colpa grave, esclusa quando siano rispettate le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida individuate da società scientifiche accreditate e pubblicate dal ministero;
distinzione, in ambito civile, tra responsabilità contrattuale della struttura sanitaria pubblica o privata per le condotte dolose dei propri dipendenti e responsabilità extracontrattuale del professionista ai sensi dell’articolo 2043 del codice civile;
obbligo di assicurazione per tutti: strutture e professionisti che svolgano la propria attività al di fuori dell’azienda o struttura;
possibilità di rivalsa della struttura nei confronti del professionista con tempi e modalità ben precise e previo obbligo di comunicazione all’esercente la professione sanitaria in caso di giudizio basato sulla sua responsabilità;
improcedibilità della domanda di risarcimento in caso di mancato ricorso al tentativo di conciliazione, cui devono partecipare tutte le parti;
possibilità di azione diretta nei confronti dellìimpresa di assicurazione della struttura sanitaria e del libero professionista da parte del danneggiato
introduzione di un fondo di garanzia per i soggetti danneggiati che non possano ottenere ristoro;
nomina di consulenti tecnici di ufficio con provata esperienza nel settore


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