In parlamento

Aie: «Responsabilità dei medici, non lasciamo sole le società scientifiche»

Se le società scientifiche devono elaborare le linee guida sulla responsabilità professionale del medico, questa operazione non può essere lasciata a loro esclusivo carico ma occorre un supporto metodologico e di coordinamento che il decreto sulla responsabilità professionale del personale sanitario, approvato alla Camera e passato ora all’esame del Senato, non assicura . E’ questo l'appello che l'Associazione italiana di epidemiologia (Aie) rivolge a Palazzo Madama. Secondo l’Aie c’è la pretesa che «le società scientifiche assolvano da sole questi compiti senza un supporto economico e si rischia in questo modo di esporle alla necessità di ricercare finanziamenti esterni, ricorrendo all'industria, con l'ovvia implicazione di vedere compromessa la propria indipendenza e autorevolezza».

Non solo, ma il fatto che spetti esclusivamente alle società scientifiche il compito di elaborare le linee guida le lascia sole a sostenere tutti gli oneri connessi, senza potersi avvalere di strutture centrali che sostengano dal punto di vista metodologico il difficile compito cui sono chiamate.

Come evitare dunque questa impasse? Secondo l’Aie è possibile mettere le società scientifiche nella condizione di esercitare il ruolo che a loro compete, ma «è necessario dare un supporto metodologico e di coordinamento che questa proposta di legge non assicura. E' necessario un supporto maggiore da organi tecnici portatori di esperienza specifica e competenze metodologiche, primi fra tutti quelli citati dalla proposta di legge. Questo - spiega ancora l’Aie - è peraltro il modello adottato nelle più avanzate ed autorevoli esperienze internazionali, quali quelle rappresentate dal National Institute for Health and Care Excellence del Regno Unito (Nice) e dallo Scottish Intercollegiate Guidelines Network scozzese».

In conclusione, l’Aie chiede ai senatori , che ora dovranno esaminare il decreto, «di modificare il testo dell'articolo 5 della proposta di legge sulla responsabilità professionale, al fine di assegnare al Sistema nazionale linee guida e all'Istituto superiore di sanità un ruolo più attivo nel supporto delle società scientifiche».

In particolare è necessario «un coordinamento organizzativo, scientifico e metodologico; fare in modo che, nell'esercizio di questa funzione di supporto, l'Iss si possa avvalere del contributo di istituti di ricerca pubblici e di altri centri di riferimento del Servizio sanitario nazionale, valorizzando a beneficio del Ssn l'insieme del patrimonio di esperienze e conoscenze maturate nel corso di questi anni nel campo della elaborazione ed implementazione di linee-guida; infine, di identificare le risorse specifiche da assegnare a questa attività».