In parlamento

Stop alla graduatoria di Medicina, ecco l’interrogazione del M5S

di Rosanna Magnano

L'improvvisa chiusura della graduatoria dei test di ingresso a Medicina 2015 decisa dal Miur (con l'obbligo di immatricolarsi il 15 febbraio) e la contestuale decisione di non riassegnare i posti eventualmente non coperti a seguito di rinunce alle immatricolazioni, «rischia di apparire agli studenti italiani come una prima forma di contenimento delle iscrizioni utile a garantire l'ammissione degli studenti vincitori dei ricorsi amministrativi». È a partire da queste considerazioni che il Movimento 5 Stelle depositerà domani alla Camera un’interrogazione ad hoc (v. il testo in anteprima) alla ministra dell’Università e della ricerca Stefania Giannini.

In particolare alla ministra Giannini i parlamentari pentastellati chiederanno «se intenda assumere urgenti iniziative che impediscano, almeno per il successivo bimestre, la chiusura della graduatoria di cui ai Decreti Ministeriali nn. 463/2015 e 464/2015, consentendo, inoltre, il naturale scorrimento della stessa» e «se non ritenga disporre, altresì, alla chiusura della citata graduatoria, l'assegnazione dei posti che dovessero risultare non coperti, anche a seguito di rinunce successive all'immatricolazione».

«È grave la decisione assunta dal Miur di chiudere le graduatorie dei test di ingresso ai corsi universitari a numero programmato - si legge in una nota - tra i quali ci sono an che quelli di medicina 2015. Non bastasse, il ministero ha deciso di non assegnare gli eventuali posti che, alla data del 15 febbraio 20 16, dovessero risultare non coperti anche a seguito di rinunce successive all'immatricolazione. Di questa situazione chiederemo conto al Miur attraverso un'interrogazione nella quale invitiamo il Miur a posticipare la chiusura delle graduatorie del test di ingresso di medicina di quest'anno, per consentire agli studenti di potersi iscrivere al corso di laurea in medicina». Ad affermarlo i parlamentari M5S in commissione Cultura di Camera e Senato, che anticipano il deposito dell’atto parlamentare a Montecitorio da parte del collega Francesco D'Uva attraverso il quale «chiediamo che il ministro Giannini renda note le motivazioni che l'hanno indotta a interrompere con tanta rapidità lo scorrimento della graduatoria, non attribuendo ad altri aventi diritto i posti eventualmente non assegnati».

«Una mossa, quella del ministro Giannini - conclude la nota del M5S - assunta senza interpellare il Parlamento. A questo punto spetta a noi compiere un atto dovuto: chiedere conto della decisione assunta».

Più in generale, si legge nel testo dell’interrogazione, il M5S ritiene utile riflettere «sulla possibilità di una rimodulazione dell'attuale sistema normativo in materia di accesso ai corsi a numero programmato piuttosto che sottrarre ad altri studenti il diritto di raggiungere i propri obiettivi umani e professionali».


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