In parlamento

Ddl Concorrenza: farmaci, respinti tutti gli emendamenti sulla fascia C

da Il Mattinale, Ordine dei farmacisti di Roma

Giornata cruciale, quella di ieri, per le misure del ddl Concorrenza dedicate alla farmacia: la 10a Commissione del Senato ha infatti passato al setaccio gli emendamenti all'art. 48, con esiti esiziali per una fetta molto consistente delle proposte correttive (qui il resoconto della seduta ).
Gli emendamenti approvati sono stati infatti soltanto due: il primo è il n. 48.50 (prime firme quelle di Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri), che consente alle società di farmacisti di nominare il direttore della farmacia anche tra i non soci. L'altro è il n. 48.0.15 (prima firma Laura Bianconi, Ncd), che rafforza il provvedimento Aifa sui bugiardini modificati, prevedendo che il cittadino possa scegliere di ritirarli in formato cartaceo o analogico o mediante l'utilizzo di metodi digitali alternativi.
Per il resto, è stata praticamente un ecatombe, in particolare per le proposte correttive sulla fascia C, tutte bocciate. L'esame si è svolto secondo il metodo stabilito fin dall'inizio dei lavori dal presidente Massimo Mucchetti, ovvero valutando l'ammissibilità degli emendamenti e riordinandoli quindi in tre gruppi: nel primo (decisamente sparuto, come si è visto) quelli approvati; nel secondo (invece molto “affollato”) quelli accantonati, che saranno il “serbatoio” dal quale i due relatori Luigi Marino (Ap, nella foto) e Salvatore Tomaselli (Pd) andranno probabilmente a pescare, una volta valutata “l'aria che tira” in Commissione e operata una sintesi, gli emendamenti che presenteranno a loro firma; nel terzo, infine, il pattuglione delle proposte respinte per inammissibilità o altre ragioni, dove è finito di tutto, dagli emendamenti per “sdoganare” la fascia C a quelli che proponevano di istituire la farmacia non convenzionata, passando per quelli finalizzati ad aumentare le indennità per le farmacie rurali (bocciati per gli oneri che avrebbero comportato sulle finanze pubbliche).
Tra gli emendamenti della “Terra di Mezzo”, ovvero quelli accantonati, sono finite quasi tutte le proposte volte a porre limiti alla partecipazione al capitale sociale delle società titolari di farmacie e quelli volti a scongiurare il rischio di posizioni dominanti nel settore (con “paletti” alle dimensioni delle catene), ma anche quelle per garantire la sostenibilità della previdenza di categoria con l'introduzione di un contributo obbligatorio (2% del fatturato annuo) a carico delle società proprietarie di farmacie.
L'esame degli emendamenti proseguirà nella seduta antimeridiana prevista per oggi. Tutta l'attenzione, però, comincia ovviamente a spostarsi sul “pacchetto” di emendamenti al quale stanno già lavorando i relatori Tomaselli e Marino, che – a preannunciarlo espressamente è stato lo stesso Marino in uno dei suoi primi interventi nella seduta di Commissione di ieri – saranno presentati a breve, “al più tardi all'inizio della settimana prossima”.
Merita certamente di essere segnalato un riflesso della vicenda finita su tutte le cronache di ieri, ovvero le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore delle farmacie denunciate dal sostituto procuratore di Milano Ilda Boccassini. Al tema ha fatto un cenno il senatore di Ap Giuseppe Marinello, segnalando “incidentalmente” come “l'ingresso del capitale nelle società titolari di farmacie riguardi non solo il rapporto tra mercato e capitale da un lato, e professioni dall'altro, ma possa anche costituire un canale privilegiato per il riciclaggio di denaro da parte di organizzazioni criminali.”
Nel ricordare come anche l'articolo 46 presenti analoghi profili in merito alla presenza di capitali di società mediche, con particolare riferimento a quelle nel settore odontoiatrico e dopo aver segnalato un recente rapporto della DIA di Reggio Calabria al riguardo, Marinello ha quindi invitato i”i relatori e il Governo a considerare con la dovuta cautela e prudenza la materia in questione, di rilievo per la sicurezza del Paese e la lotta alla criminalità, organizzata e non.”


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