In parlamento

Parlamento, i ricchi e poveri della sanità

di Red. San

E’ Rocco Crimi il paperone della sanità parlamentare italiana, seguito da Annalisa Silvestro. Con redditi ben superiori al minimo assegnato da Camera e Senato: 500mila per il deputato ed ex tesoriere di Forza Italia, farmacologo, assegnato alla Commissione Affari sociali di Montecitorio, 220mila circa per la senatrice del Pd, ex presidente del collegio infermieri Ipasvi, componenti della XII commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.

Scorrendo i dati delle dichiarazione 2015, relativa ai redditi 2014 pubblicati sui siti di Camera e Senato, si scoprono anche i «paperini», ossia i parlamentari che hanno guadagnato di meno: al Senato Manuela Granaiola (Pd), uno dei due segretari della Commissione Igiene, dirigente Inps, che dichiara poco meno di 35mila euro (il coniuge, invece, arriva a circa 135mila); alla Camera Beatrice Brignone, impiegata, iscritta al gruppo misto-Alternativa libera possibile con 13.121 euro. Il perché di tale somma è presto detto: la Brignone ha varcato il portone della Camera il 23 luglio 2015 in sostituzione dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta (93mila euro).

Tra alti e bassi la maggior parte di deputati e senatori percepisce un assegno medio di circa 95mila euro da cui si distaccano alla Camera Giovanni Monchiero (Scelta civica), dirigente sanitario in Piemonte, con 203mila euro; Settimio Nizzi (Forza Italia), già sindaco di Olbia, con 175mila euro, Vittoria D’Incecco (Pd), reumatologa con 156mila euro, Anna Margherita Miotto (Pd), consigliere regionale in Veneto, con 150mila, nonché Michela Vittoria Brambilla (FI), ex ministro del Governo Berlusconi e imprenditrice, con un reddito di 142mila euro.

Al Senato subito dietro la Silvestro, troviamo il veterinario Zante Zuffada di Forza Italia con 200mila euro mentre la medaglia di bronza va ad Amedeo Bianco del Pd, medico internista, ed ex presidente Fnomceo, a poco meno di 190mila. Un po’ sotto la media e comunque agli ultimi posti di questa speciale classifica troviamo, invece, Mario Ferrara (Gal) , ingegnere, con 80mila euro , nonché MAria Rizzotti di Forza Italia, chirurgo plastico con poco più di 81 mila euro.

La ministra Beatrice Lorenzin, infine. Al Governo non si guadagna di più: il reddito denunciato, infatti, è pari a 98mila euro circa.


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