In parlamento

Salute mentale, Lenzi (Pd): «I Lea non taglino le cure». E rilancia la Pdl sulla psichiatria

Nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) bisogna «evitare tagli alle cure per le malattie psichiche. Meglio far pagare dei ticket per la fecondazione assistita». Lo ha affermato Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, nel corso del convegno “L’Italia che cambia. Una nuova legge per la salute mentale”. L’occasione, anche, per riaccendere i riflettori sulla Pdl 2233 “Norme per valorizzare, in continuità con la legge 13 maggio 1978, n. 180, la partecipazione attiva di utenti, familiari, operatori e cittadini nei servizi di salute mentale e per promuovere equità di cure nel territorio nazionale (primo firmatario Ezio Casati, Pd, componente della XII della Camera), presentata il 27 marzo 2014.
«Ci si illude - rileva Lenzi - di scaricare sul sociale una parte della spesa, come se non si sapesse che i Comuni sono allo stremo. Risorse in calo, personale non sostituito soprattutto nelle regioni in piano di rientro, necessità di sostenere e sviluppare l’assistenza domiciliare: è questa la realtà per l’assistenza dei malati mentali». Al contrario, sostiene, «si può benissimo far pagare un ticket a chi ricorre alla fecondazione assistita piuttosto che azzerare l’assistenza per la salute mentale. Chiediamo al ministro Lorenzin garanzie. Niente tagli alla salute mentale che è in piena emergenza per quanto nascosta».

«Il convegno – ha spiegato Casati – è l’occasione per parlare di salute mentale in continuità con i principi sanciti nel 1978 dalla legge 180, meglio conosciuta come Legge Basaglia. Serve un dibattito approfondito sulle nuove frontiere, una grande alleanza tra le strutture sanitarie, la medicina di territorio, gli utenti e i familiari, per contrastare il disagio mentale e le sue ripercussione sul diritto a una vita piena da parte di chi ne soffre. La Pdl 2233 è stata pensata con l’obiettivo di affrontare questo tema importante nel segno di più giustizia e umanità».


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